finalmente

qualcuno che parla di posti di lavoro…. SAVONA 15/02/2014 “Posti di lavoro certi o dovremo rivedere il parere su Maersk” Il candidato Pd Monica Giuliano cambia linea cercando i consensi dei sostenitori di Caviglia Il cantiere Maersk ANTONIO AMODIO VADO L. Piattaforma Maersk sì ma non ad ogni costo. Questo sembra essere il nuovo leit –motiv del Pd in vista della prossima campagna elettorale di Primavera a Vado Ligure. Sulla stessa lunghezza d’onda si trovano il segretario provinciale del partito e sindaco di Cairo Fulvio Briano e la candidata a sindaco del centro – sinistra a Vado Monica Giuliano. Il nuovo orientamento critico rispetto al progetto per la multipurpose è finalizzato a mettere nero su bianco tutta una serie di garanzie vecchie e nuove per l’economia vadese e savonese nel suo insieme. Dalle effettive ricadute occupazionali, a quelle produttive ed ambientali per un concreto sviluppo di un territorio che ad oggi è martoriato dalla crisi. Il segretario del Pd lo dice senza mezzi termini. «Non sappiamo se la piattaforma potrà essere riconsiderata o meno, certo è che rispetto al passato siamo molto più critici e intendiamo ottenere garanzie chiare per quanto riguarda un effettivo beneficio che questa potrà avere sul tessuto economico e sociale del Savonese. E che non sia soltanto un modo per fare circolare qualche camion dalle riviere verso il Piemonte». La front- runner della campagna elettorale cittadina che sta per aprirsi Monica Giuliano è ancora più netta, se possibile del suo segretario. «Il nostro non è un no alla piattaforma, ma certamente fin da subito vogliamo capire dalle istituzioni preposte e quindi da operatori e Autorità portuale se elementi per noi importanti come la ricaduta produttiva e occupazionale sul territorio si possa effettivamente concretizzare e in quali tempi e come si intenda reclutare il personale che lavorerà in questa nuovo contesto e come potrà essere formato. Vogliamo anche garanzie sui progetti collaterali come il casello autostradale e il master plan. Soltanto se ci saranno offerte queste risposte che sono poi quelle che si attendono i vadesi sempre più attanagliati dalla crisi economica e dalla mancanza di seria occupazione potremo dire che il piano Maersk funziona, diversamente dovremmo prendere atto che si tratta di un progetto che non può funzionare su Vado». La Giuliano chiede uno sforzo in questo senso alle istituzioni e afferma: «Ci devono mettere la faccia come noi. Devono partecipare ad incontri pubblici con i vadesi e spiegare loro le prospettive della Maersk. Dobbiamo andare oltre gli accordi del 2008. Da allora sono passati sei anni e molto è cambiato nel panorama».

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