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Finale Ligure

Aria salubre della riviera
Sa veramente di incredibile inganno e falsità questa campagna promozionale turistica da parte del Comune di Finale Ligure

…. (vedi..) dopo aver approvato nel suo P.U.C. l’ennesimo scempio ambientale ai danni di un vasto e secolare uliveto sopra Finalpia, che era protetto pure dalla Sovrintendenza ai beni ambientali, realizzandovi un altro piano di edilizia selvaggia, con tanto di mega-albergo, annesso residence e un sacco di box interrati per auto, a rischio pure di causare un danno idrogeologico, il tutto in nome di un presunto rilancio turistico della zona(già sottoposta in passato ad incontrollata cementificazione, col risultato della presenza di numerose seconde case vuote per oltre 11 mesi l’anno), ecco, sempre in nome di un turismo in ricerca affannosa di nuove idee, questa boutade pubblicitaria, basata sull’inganno dei tanti ignari turisti”padani”, giustamente disperati per dover respirare per gran parte dell’anno un’aria sempre più inquinata, come dimostrato in modo eclatante dalla situazione a Milano.
 Di cosa ignari?
Non certo, appunto, dei veleni che inalano tutti i giorni, con grave danno riportato soprattutto,visto in proiezione futura, dai loro bambini, dato che  i valori delle PM, sia 10 che 2,5, sono alla conoscenza di tutti quanti, essendo ogni giorno misurati,come del resto impone una legge europea del 2002, la quale obbliga gli enti locali a dotarsi di sufficienti centraline per misurare le PM emesse sia dal traffico cittadino che dagli insediamenti industriali, costituiti in prevalenza da centrali elettriche a gas e a carbone.
Le città della”Padania”, oltre al caotico traffico automobilistico, devono il loro smog anche alla presenza di numerose centrali a gas, mentre assenti sono quelle a carbone, ben più inquinanti. Ma dove sono site in Italia queste centrali a carbone?
 Una, presente ormai da oltre 30 anni, si trova proprio in mezzo all’abitato di Vado L., ed è responsabile da sola di oltre il 90% delle P.M.presenti nella provincia di Savona (P.M.sia 10 che 2,5, queste ultime sia primarie che secondarie), con tasso di inquinamento che supera del 30% quello medio regionale, e conseguenti svariate malattie e morti precoci che da anni e anni medici e associazioni ambientaliste ostentano a mostrare, senza tema di convincenti smentite, ma senza nemmeno alcun provvedimento preso, da parte di politici e amministratori, per difendere l’ambiente e soprattutto la salute dei loro cittadini. Orbene(anzi, ormale, sarebbe da dire), qualcuno nella nostra provincia, in tutti questi anni, si è mai adoperato per l’installazione di centraline per misurare le P.M., soprattutto le 2,5, che sono le più deleterie per la salute?
Nessuno, né Tirreno Power, proprietaria della Centrale, né comuni e provincia, e nemmeno la famosa Arpal, che dispone solo di qualche centralina per le PM10 a Savona. Visto che ancora, purtroppo, la maggior parte della popolazione di Savona e provincia ignora, e non quindi certo per sua colpa, di quale aria sta quotidianamente respirando, come potranno mai saperlo i numerosi turisti torinesi e milanesi che, nei fine settimana, nel clou dell’estate e nelle principali feste si precipitano sulla nostra riviera savonese, convinti di poter finalmente “ossigenarsi”dalla loro fetida aria cittadina e padana?
Proprio su questa disinformazione, e anche malainformazione, è basata questa campagna di promozione turistica. L’immagine poi della bambina”padana”con la mascherina, è tanto più drammatica pensando che pure da noi nel Savonese i bambini dovrebbero circolare con quella mascherina, che tiri o non tiri vento, il quale, per molti, costituisce proprio un”paravento”, che disperderebbe “miracolosamente” gli inquinanti, a differenza che nella stagnante pianura Padana! Sono loro, i bambini, i più danneggiati dall’inquinamento atmosferico, e qui da noi anche dall’inganno di tanti politici e amministratori locali!

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