FDI:  il partito perde un consigliere e un gruppo consiliare a Pietra Ligure e l’emorragia continua

Le dimissioni di Silvia Rozzi dal Consiglio Comunale di Pietra Ligure segnano un ulteriore scossone per Fratelli d’Italia nella provincia di Savona. Con la sua uscita, il partito non solo perde un rappresentante in Consiglio, ma assiste anche allo scioglimento di uno dei rari Gruppi Consiliari che era riuscito a costituire nei 69 comuni della Provincia. Un segnale di debolezza per il partito, che continua a registrare difficoltà nel radicarsi a livello locale.

La Rozzi, nelle recenti elezioni regionali, aveva ottenuto un risultato elettorale notevole, sfiorando il secondo posto, mancato per soli cinque voti a favore di Antonella Tosi, considerata la candidata favorita e sostenuta dai vertici del partito. Un riconteggio, mai richiesto, avrebbe potuto ribaltare l’esito, consegnandole una posizione ancora più prestigiosa. Tuttavia, il suo terzo posto resta un traguardo sorprendente, avendo superato candidati di maggior peso come Arecco e Marino.

Le sue dimissioni non possono essere considerate un caso isolato, bensì l’ennesimo campanello d’allarme per il coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia, che già in passato aveva mostrato difficoltà nel mantenere la compattezza. Se è vero che il partito è riuscito, con fatica, a eleggere un consigliere provinciale, è altrettanto evidente che deve fronteggiare continue defezioni e malumori interni.

Nel 2024, numerosi tesserati hanno già preso le distanze dal partito, e si vocifera che il trend proseguirà nel 2025. Fonti vicine alla Lega cittadina  riferiscono che perfino Filippo Marino potrebbe valutare un passaggio nel Carroccio, sebbene non sia chiaro se si tratti di una semplice provocazione o di una concreta possibilità. Intanto, Forza Italia sembra attrarre sempre più attenzioni tra i militanti di Fratelli d’Italia, complice anche il messaggio di Marina Berlusconi alla premier Giorgia Meloni, che ha agitato non solo gli ambienti centristi ma anche quelli più a destra.

Se questa emorragia di esponenti e militanti continuerà, per Fratelli d’Italia il rischio di indebolimento sul territorio diventerà un problema concreto e difficile da ignorare.

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