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Facezie di inizio anno

V E C C H I E T T I      S A V O N E S I
(Facezie di inizio anno, il viagra e il partito della ‘gnocca’, il ‘pidocchietto’ e la ‘migliore gioventù’)

 

Mah! questo cavolo di ‘viale del tramonto’ al quale ogni tanto facciamo riferimento noi vecchietti savonesi, un modo   rassegnanto, un’espressione quasi compassionevole per dire ‘scusate se siamo ancora qui’ che non ce sarebbe motivo o convenienza (per compiacere i caimani familiari), ben sappiamo di essere un ‘carico a perdere’, costantemente moritorato dalle agenzie funebri per il solito affaruccio commerciale. 

Sarà l’aria ‘conturbante’  di quel sottile profumo carbonifero industriale che ogni giorno la brezza di Vado Ligure e d’intorni ci fa omaggio, quella cipria nera e impalbabile che adombra i nostri abiti e imbratta i nostri pensieri: sarà o non sarà, sta il fatto comunque che i nostri vecchietti concittadini, rispetto ad altre provincie e regioni, di anni ne dimostrano molti di più oltre ad avere il primato dei decessi in Italia. 

Poche le gioie di una vita sociale fatta di relazioni: che costano, è il nostro credo è ‘risparmiare, sempre e solo risparmiare’. 

Pochi o nulla i divertimenti, che a una certa età non più servono, in fondo non ci siamo mai divertitti, perchè iniziare proprio adesso?, 

Poco l’interesse per la città, ‘tanto non possiamo fare nulla, fanno e disfanoi soliti marpioni accreditati, speriamo che ci lasciano almeno i giardinetti del Prolungamento, due passi quando c’è il sole ma cribbio!, quanto costano e quanto sono scomode queste maschere antigas.

E costano i bar, gli spettacoli i cinema, tutta roba per i figli di papà o per quei signori dal lavoro incomprensibile, pare si tratta di poltica e di posti di dirigenza a circuito chiuso pro casta

Ci hanno tolto pure il cinema Moderno il famoso ‘pidocchietto’ dove con trenta lire passavi la giornata al caldo e pure eri felice se ti avanzavano due  lire per le caramelle  (caramelle, caramelle…!) da leccare, è stato un atto d’inaudita prepotenza, ora, se per caso decidi mai di andare a vedere un film, (Natale e Pasqua, non di più, per non mettere a repentaglio  l’economia mondiale) devi preventivare di rinunciare a due mesi di carta igenica (e meno male che nella cassetta della posta i depliant abbondano e sono gratis).

E il mare, il porto, la vecchia darsena, il ‘Costa del Sol’  il veliero che eccitava i nostri sogni, viaggi ed avventure, puf!, mandato in fumo da un cerino birbantello: oggi il luogo è tutto discoteche e ristoranti da nababbi, non è più posto per noi vecchietti incartapecoriti

Ma non rassegniamoci, cari vecchietti, suvvia uno scatto d’orgoglio e perchè no? una ‘botta di vita’: dimentichiamo pure qualche luce accesa in casa e se ci mortificano per ciò ribelliamoci, in fondo le bollette le  paghiamo noi con i soldi della pensione gli altri utilizzano e sprecano soltanto con l’uso e l’abuso delle loro diavolerie informatiche.

Prendiamoci un po’ di relax, una cenetta con l’amica accondiscendente e se proprio non abbiamo i soldi chiediamoli espressamente ai nostri cari figlioli o tagliamo loro drasticamente il nostro sfruttamento: facciamo sentire forte e chiaro  i nostri sacrosanti diritti che la vita è una sola e ognuno ha la propria, non in svendidta o in uso di comodato.  

Andiamo a protestare, in tutte le occasioni, in tutti i cortei, di destra, di sinistra, a bagnomaria o a bagnogiuseppina: che ci  frega, ben sappiamo che anche ‘i migliori sono sempre i peggiori’, e viceversa, e comunque a noi non ci ‘filano proprio’ se non in occasione delle elezioni: e sì, allora, una carezza e un bacio (trenta euro, non più ‘denari’ che sono ormai  fuori corso da tempo) non si negano a nessuno: votiamo. votiamo, magari per il  partito della ‘gnocca’ che più non ci appartiene, (anche il viagra è inconcludente, ci vorrebe il solito miracolo  ‘alzati e cammina’ … ) : rimane sempre e comunque, e nessuno può privarcene!,  il ricordo consolatorio e il sapore fantastico della ‘nostra migliore gioventù’… 

Gianni Gigliotti  (il vecchietto)

Ilaria Barberini   (per il vecchietto, ‘bella e impossibile’)

 

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