Fabio Orsi, anche a nome del gruppo Consiliare PensieroLibero.zero, dice la sua sulla posizione di Russo dopo le dichiarazioni sul rigassificatore

Orsi e Giaccardi

Eravamo presenti ieri sera ai Serenella.
E’ stato interessante ed istruttivo
Abbiamo ascoltato con attenzione e, con una certa sorpresa, anche l’intervento del Sindaco che non era stato invitato, come dichiarato dal moderatore, ma ha ritenuto, finalmente e dopo un mese di silenzio, di parlare.
Diversamente da quanto pare cogliersi oggi sui giornali, io non ho capito quale sia la posizione del sindaco Russo sul gassificatore.
Aldilà delle legittime ma sterili e poco utili rassegne sulle cose mal fatte da Toti in questi mesi sul progetto, giochino politico che non giova a nessuno in questa fase se non forse al sindaco stesso, non abbiamo colto l’unica cosa che ci interessava e cioè come intenda schierarsi il Sindaco di Savona, e quindi la città che rappresenta, e questo ci preoccupa.
Poiché il tema è cruciale per il territorio, ci saremmo aspettati innanzitutto, che entro la prima settimana di settembre, il sindaco anche tramite la sua maggioranza, chiedesse un consiglio comunale sul tema non solo per illustrare quanto appreso finora ma anche per esprimere la propria posizione e cercare magari un consenso unanime nell’interesse della città.
Ad oggi nulla è stato fatto e, fino a ieri sera, quando la protesta ha preso campo, il Comune di Savona non aveva proferito verbo.
Rileviamo che, a distanza da oltre un mese dalla presentazione del progetto, se le mie informazioni non sono sbagliate, diversamente da altri, il Comune non abbia nominato ancora un proprio consulente e che quindi, a dispetto delle affermazioni di stile, non si stia lavorando con convinzione alle osservazioni a cui tutti hanno diritto a prescindere dalla partecipazione alla conferenza di servizi. Cosa si aspetta?
Non abbiamo nemmeno capito se, nel merito, una volta superato il metodo, il suo sia un “no”, un “forse, vedremo”, un “sì condizionato” e, in questo caso, quali sarebbero le condizioni perchè sia favorevole.
Forse perché il sindaco tutto preso dal suo equilibrismo per non scontentare nessuno, non intende prendere posizione, aspetta che lo facciano altri per poi scegliere dove gli convenga schierarsi.
Quindi attacca un metodo senza prendere posizione sul merito e ottiene anche qualche applauso per il suo comizio ma sfiderei chiunque, uscito ieri sera dai Serenella e contrario al progetto a dire :”abbiamo con certezza il sindaco dalla nostra”.
Se invece ci siamo sbagliati e la sua posizione è un no chiaro, allora, da cittadini ancor più che da consiglieri comunali, ci saremmo aspettato, anzi avremmo preteso, un finale diverso, vale a dire un “Quindi faremo..”
Cioè quali iniziative si intendono intraprendere , formali e sostanziali?
Come Savona intende farsi promotore e guida di un comprensorio, come tanto piace dire al sindaco?
Organizzando il suo solito tavolo?
O, viceversa, preferisce aspettare che aria tira e poi schierarsi dicendo, a mala parata, “non potevamo fare di più”?
Fabio Orsi con Daniela Giaccardi

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