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Elezioni regionali: Orlando lancia una coalizione di sei liste. Sfide interne e tensioni nel centrodestra

Campo larghissimo: Orlando mette insieme più liste che elettori!

In vista delle prossime elezioni regionali in Liguria, il panorama politico di sinistra sembra orientarsi verso un “campo larghissimo” che includerà sei liste. La coalizione, guidata dal candidato presidente Andrea Orlando, dovrebbe comprendere:

Lista del Presidente: Se la lista Sansa alle scorse elezioni aveva un senso (Sansa non apparteneva a nessun partito), quella di Orlando appare abbastanza inutile, verrà identificata con il PD e non andrà oltre il 2%. Praticamente è una lista fatta apposta per chi non trova spazio nelle altre liste principali. Capolista Giovanni Pastorino di Linea Condivisa (terza candidatura).

Partito Democratico: a Savona, parteciperanno Roberto Arboscello, Giorgio Cangiano, Aurora Lessi e, Arboscello permettendo, Simone Ziglioli della Val Bormida.

Movimento 5 Stelle : Ancora nessun nome sui candidati; tante autocandidature, ma anche molte bocciature vista la situazione interna del movimento.

Alleanza Verdi Sinistra (AVS): Il problema Ferruccio Sansa è rientrato e quindi sarà della partita. Tra i savonesi ci saranno Jan Casella, Gabriella Branca e Simona Simonetti e Danilo Bruno.

Lista centrista : Senza simboli di partito  è solo un espediente per candidare esponenti di Italia Viva e Azione, mal digeriti dal M5S.

Lista di amministratori locali: a Savona, tra i candidati, pare ci sarà Massimo Niero, sindaco di Cisano, in rotta con il PD.

Lega e Scajola preparano le mosse: tensioni e nuovi scenari nel centrodestra

La Lega, irritata dall’abbandono di molti amministratori che passano a Fratelli d’Italia, sembra non accettare l’idea di non avere un proprio candidato alla presidenza della Regione Liguria.
Durante l’ultimo convegno, Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture, ha espresso rammarico per non potersi candidare. Alessandro Piana, presidente ad interim della Regione, ha ribadito la necessità di evitare autoproclamazioni, sottolineando la presenza di profili adatti nel centrodestra e nella società civile. In poche parole, hanno escluso la candidatura di Ilaria Cavo.
A proposito della candidatura di Ilaria Cavo, si dice che fosse tutto un bluff giornalistico di Toti. Riguardo a Toti, su Facebook ha lanciato oggi un inaspettato attacco a Sandro Biasotti e a Lilli Lauro: “Le prossime elezioni in Liguria saranno una scelta di campo netta. I cittadini non meritano un ritorno al centrodestra precedente alla nostra amministrazione, fatto di incertezze e piccoli interessi particolari…”.
Intanto, Claudio Scajola, sindaco di Imperia, ha annunciato una prossima iniziativa politica, evidenziando l’importanza di una candidatura civica (Cuocolo?) capace di attrarre anche voti al di fuori del centrodestra.
Fratelli d’Italia, invece, nonostante sia il primo partito della coalizione non sarebbe in grado di indicare né un candidato politico né uno civico per la presidenza della Regione. Per questo, Ignazio La Russa, avendo un forte legame con la Liguria, ha ricevuto da Giorgia Meloni l’incarico di gestire i candidati. Questo ridurrebbe l’influenza del segretario regionale Matteo Rosso, mettendo a rischio la sua posizione di riferimento in Liguria per non aver sviluppato una classe dirigente forte.
Vedremo quali saranno gli sviluppo in un partito, quello ligure di Fdi, in continua fibrillazione

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