La coalizione del campo largo è in continuo dialogo con Azione di Carlo Calenda, sembra avere già integrato le richieste di quest’ultimo, in particolare su infrastrutture e trasparenza.
Calenda ha condizionato il suo sostegno all’assenza di strumentalizzazioni politiche e all’impegno su infrastrutture fondamentali, mentre all’interno di Azione ci sono tensioni con esponenti contrari all’alleanza.
Se con Calenda i problemi sono superabili, all’interno del campo largo continua a crescere l’insofferenza verso Italia Viva e la sua presenza nella giunta del sindaco di Genova, Marco Bucci. Il movimento 5 stelle, AVS, Linea Condivisa e Ferruccio Sansa, hanno avanzato perplessità sull’ingresso di IV nella coalizione, opponendosi all’idea che IV possa presentarsi senza simbolo ma con candidati nelle liste. Sansa ha espresso chiaramente il suo veto su una simile partecipazione “camuffata”.
Questo scontro ha generato tensioni anche tra i renziani, tra cui Barbara Pasquali, assessora di Italia Viva a Savona, che ha respinto le accuse di nascondimento politico. La Pasquali ha chiarito che il suo gruppo si è presentato apertamente, raggiungendo il 9,4% dei voti e ottenendo quattro consiglieri. Ha sottolineato che la loro appartenenza politica è stata trasparente, portando la vicenda come esempio alla Leopolda.
Peccato non abbia sottolineato che dei 4 consiglieri di Italia Viva c’è solo lei, gli altri 3 non sono di Italia Viva (Carpano e Taramasso sono di Azione e Pozzo di +Europa)