L’attesa per conoscere i candidati a Savona è alta. Fino a poco fa, gli unici certi erano Arboscello e Vaccarezza. Oggi, si sono aggiunti due nomi: Marco Pozzo, esponente del “campo largo”, che richiama alla mente spiacevoli ricordi legati alle commissioni, e Filippo Marino, di Fratelli d’Italia, che fa sorgere una domanda spontanea: “Chi è?”. Sono due candidature che non suscitano particolari emozioni positive, e nei prossimi giorni ne arriveranno altre, ma il livello generale non sembra destinato a migliorare.
Un segno distintivo di queste elezioni imminenti è la presenza costante dei politici ad ogni evento: sagre, feste, manifestazioni, inaugurazioni. Ogni occasione è buona per farsi vedere, con la chiara intenzione di promuoversi in vista delle elezioni. Arboscello, ad esempio, era all’inaugurazione dell’asilo di Zinola, mentre oggi, a Pallare, sembrava di essere all’inaugurazione del ponte di Brooklyn, tanti erano i politici presenti. Ogni momento è propizio per una foto, Vaccarezza, ha firmato contro la pedonalizzazione di Corso Italia, con tanto di fotografo al seguito.
In questo periodo, tutti sembrano improvvisamente diventare ecologisti e amanti dell’ambiente. Arboscello, dopo anni di silenzio su questioni come la piattaforma, Tirreno Power, il termovalorizzatore e le discariche — sempre in sintonia con l’ex sindaco di Vado — ora veste i panni dell’ambientalista.
Nel frattempo, ciascuno di loro è così distratto dalle lotte interne per conquistare l’ambita poltrona, da dimenticare il vero motivo per cui i cittadini dovrebbero votarli. Ripicche e invidie serpeggiano, come qualche sindaco che, pur dichiarando pubblicamente di essere disinteressato, dopo la candidatura di Bucci, si chiede perché la sua candidatura non sia stata voluta.
Insomma, niente cambia: si ripartirà con le solite parole vuote, i mega manifesti, e l’astensionismo che salirà alle stelle.