Centrodestra ligure ancora diviso sul candidato: stallo dopo il vertice di Fratelli d’Italia”
A poche ore dal vertice decisivo a Roma per scegliere il candidato presidente del centrodestra in Liguria, i leader regionali sono ancora divisi. Alla festa di Fratelli d’Italia a Beverino, il dibattito non ha risolto lo stallo. Ilaria Cavo, sostenuta da Giovanni Toti e Fratelli d’Italia, ha confermato la sua disponibilità, mentre Edoardo Rixi, viceministro e segretario della Lega in Liguria, ha suggerito la possibilità di scegliere un candidato civico per allargare la coalizione. Tuttavia, Rixi stesso si è detto pronto a candidarsi se lo richiedesse Giorgia Meloni. Si parla anche di Pietro Piciocchi, vicesindaco di Genova, come possibile candidato favorito da Forza Italia e Lega.
Matteo Rosso di Fratelli d’Italia ha ribadito il sostegno a Cavo e Rixi, mentre Umberto Calcagno (UDC) ha suggerito che, se dovesse essere scelto un civico, i partiti dovrebbero rimanere in secondo piano. Roberto Bagnasco di Forza Italia ha sottolineato che un eventuale candidato civico dovrebbe essere autenticamente tale.
Il dibattito ha lasciato irrisolti i nodi sul candidato, ma ha messo in evidenza i temi chiave per la regione, come le infrastrutture e la sanità. Rixi ha sottolineato l’urgenza di completare progetti infrastrutturali, ricordando la tragedia del ponte Morandi, e ha chiesto una riforma della sanità per migliorare l’assistenza. Rosso ha aggiunto che è necessario riformare l’azienda sanitaria Alisa e ridurre le lunghe liste d’attesa.
Dissidi interni in Azione, ma Orlando prosegue la corsa alle regionali con il sostegno di Calenda
Andrea Orlando ha iniziato la sua campagna elettorale, ma ci sono ancora questioni da risolvere, soprattutto sul fronte centrista. Oggi incontrerà singolarmente tutti i partiti della coalizione per chiarire il programma e risolvere gli ultimi punti di tensione, in particolare con Azione.
Venerdì, il segretario di Azione Carlo Calenda aveva annunciato l’appoggio del partito a Orlando, affermando che il lavoro per una lista comune con altre forze riformiste poteva iniziare. Calenda aveva sottolineato la convergenza su temi come le infrastrutture per la Liguria e l’impegno a evitare una campagna elettorale basata sul giustizialismo. Tuttavia, poco dopo sono emerse voci di dissenso all’interno del partito. La senatrice Mariastella Gelmini ha criticato l’alleanza, definendola un errore per Azione, sostenendo che il partito non dovrebbe sostenere schieramenti preconcetti che non condividono valori o progetti comuni, in particolare su temi infrastrutturali come il Terzo Valico e la Gronda.
Anche il deputato Enrico Costa ha espresso il suo dissenso, affermando che sostenere Orlando contraddice il lavoro svolto da Azione in ambito garantista e che sarebbe un sacrificio delle battaglie e dei risultati ottenuti.
Andrea Orlando ha risposto in serata, durante un dibattito del PD sulle politiche culturali a Genova. Ha dichiarato di non voler entrare nelle dinamiche interne di ogni forza politica, ritenendo che il sostegno di Azione sia confermato dal pronunciamento del suo leader. Ha respinto le critiche di Costa, definendole infondate, e ha ribadito il suo impegno a tutela delle garanzie.