“Un grande uomo e un grande sindaco, sarà un grande governatore per la Liguria. La scelta di Marco Bucci a candidato presidente rappresenta la continuità e il rafforzamento del lavoro svolto negli ultimi anni, che ha visto Genova rinascere sotto la sua guida. Ha saputo affrontare situazioni complesse come la ricostruzione del ponte Morandi, la gestione della pandemia sanitaria, il rilancio economico e infrastrutturale della città. La sua visione di una Liguria moderna e competitiva, capace di valorizzare il territorio e attrarre investimenti, è in piena sintonia coi valori della Lega e del centrodestra unito. Marco Bucci è la persona giusta per superare le sfide del futuro e guidare la Liguria con una leadership solida e affidabile”. Lo dice in una nota il deputato e viceministro al Mit Edoardo Rixi, segretario della Lega in Liguria.
La lista riformista a sostegno di Andrea Orlando per le elezioni regionali in Liguria sta prendendo forma, ma incontra resistenze interne tra i partiti coinvolti. In particolare, Azione è divisa, con alcuni iscritti che contestano la segretaria Cristina Lodi per il sostegno al centrosinistra. Anche Italia Viva è reticente, chiedendo ulteriori chiarimenti prima di impegnarsi definitivamente nella coalizione e sollecitando un nuovo incontro con i vertici del PD e con Orlando. Il PD, dal canto suo, chiede a Italia Viva di uscire dalla giunta del sindaco Bucci, figura vicina al centrodestra.
Orlando, nel frattempo, cerca di spostare l’attenzione sui temi programmatici, criticando l’ex presidente Giovanni Toti sul rigassificatore di Vado Ligure, a cui il centrosinistra si oppone. Nonostante le tensioni politiche e le divisioni interne, Orlando continua a focalizzarsi sul programma, in particolare sulle energie rinnovabili, contrastando la visione del centrodestra sulla gestione dell’energia in Liguria.
Il Movimento 5 Stelle in Liguria è in pieno fermento a causa di tensioni interne legate alla composizione delle liste per le prossime elezioni regionali. La candidatura di Nicola Morra, sostenuta da Mattia Crucioli, e la possibile benedizione di Beppe Grillo, hanno già creato divisioni, ma il conflitto si è intensificato quando Fabio Ceraudo, capogruppo M5S al Comune di Genova, ha espresso il desiderio di candidarsi, ma non è stato incluso nelle liste. Questo ha scatenato critiche interne, con alcuni attivisti che lo sostengono e denunciano un approccio autoritario da parte della leadership del Movimento.
Il coordinatore regionale del M5S, Roberto Traversi, ha risposto duramente alle critiche, sottolineando che non c’è tempo per i personalismi, ma solo per concentrarsi sulle proposte programmatiche per migliorare la Liguria. Nel frattempo, il Movimento organizzerà un incontro pubblico con il candidato del centrosinistra, Andrea Orlando, per discutere le priorità programmatiche in vista delle elezioni.