LA CASA E’ UN DIRITTO, IL LAVORO E’ UN DIRITTO : BASTA CON LE VOSTRE “FROTTOLE” !!!!!
RIPIEGATEVI LE MANICHE VOSTRE CAMICIE E INIZIATE A LAVORARE E A PENSARE COME FARE !!!!
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Siamo prossimi alle elezioni comunali e tra un talk show televisivo, scoop giornalistici e qualsiasi altra forma di visibilità i NS amministratori comunali uscenti (per l’esatezza 40 ) perdono tempo e non si occupano delle vere e proprie emergenze e bisogni del territorio del Comune di Savona. Niente di nuovo lo hanno fatto per tutti questi cinque anni di mandato. Intanto una grossa fetta di popolazione savonese deve fare i conti con il dramma dell’occupazione dell’aumento della povertà e dall’esaurirsi dei risparmi familiari. Il problema casa per tante persone da anni è un dramma che toglie il sonno e fà vivere l’angoscia dello sfratto a tanta gente che pur lavorando non riesce più a pagare affitti e mutui, si è assistito allo sfratto di famiglie con bambini o persone anziane che rischiano tutto, perchè in Italia se uno perde il lavoro o si trova in cassa integrazione nessuno contribuisce a pagarti il mutuo o l’affitto. Il fenomeno dell’emergenza ha raggiunto nel territorio savonese caratteristiche inedite rispetto al recente passato. Una delle ragioni di questa situazione è causata dal progressivo indebolimento economico del ceto medio che ha provocato in modo più diffuso il disagio abitativo, fino a quel momento sopportato solo fasce di popolazione più marginali. In questa situazione il sistema pubblico tradizionale non è riuscito a dare risposte concrete poichè gli attuali schemi di intervento escludono da ogni provvedimento di sostegno proprio queste fasce intermedie per le quali le condizioni reddituali da un lato, non consentono una equiparazione alle “fasce sociali deboli” e dall altro non permettono a questi soggetti di far fronte autonomamente al mantenimento dei canoni di locazione. E’ difficle immaginare come vive una famiglia con il padre in cassa integrazione e la moglie dipendente di una Cooperativa Sociale. La prossima Giunta e Consiglio Comunale deve porsi il problema di trovate forme di intervento maggiormente caratterizzate ed incisive nella ridefinizione del ruolo delle politiche pubbliche del settore abitativo e di sviluppo economico lavorativo, anche in mancanza delle risorse economiche necessarie.
Nel fare questo deve individuare un abaco di interventi che hanno anche la finalità di utilizzare in maniera più razionale quella parte di patrimonio edilizio residenziale attualmente poco o male utilizzato ai fini abitativi. Altresi deve richiedere e utilizzare quei fondi Europei che creano lavoro e sviluppo del NS tessuto economico sociale cittadino ……………. ed INCENTIVARE I NS GIOVANI A NON IMMIGRARE IN ALTRE CITTA’ OFFRENDO OPPORTUNITA’ DI INSERIMENTO !!!!!! La funzione principale del Comune di savona deve essere quella di agevolare l’incontro tra la domanda e l’offerta, eliminando i possibili fattori di rischio attraverso l’istituzione di un fondo di garanzia ed utilizzando gli strumenti normativi esistenti per favorire l’accesso al mondo del lavoro e al diritto della csa: Cambiare i parametri esistenti di valuazione dei soggetti che hanno redditi troppo alti per accedere all’offerta ERP e troppo bassi per sostenere gli attuali canoni di mercato, garantendo comunque gli interessi della proprietà immobiliare L ‘ulteriormente riduzione del fondo per le emergenze abitative da parte del NS Governo nazionale non ha indotto i ns amministratori ( sia a destra che a sinistra ) su questo tema a stracciarsi le vesti nè a destra ma neanche da parte della cosi detta sinistra. La casa è un diritto, come la sanità , l’acqua e l’istruzione.
Ma oggi mi chiedo se è normale aspettare due anni per avere una casa popolare ? Se è normale abitare in un alloggio avente le cartteristiche di provvisorietà e parcheggio per dieci anni ? Se è normale che le case di ricovero e parcheggio ( come da Regolamento comunale non si dovrebbe abitare tali volumi più di due anni ) non beneficiano di adeguata manutenzione e ristrutturazione ? Se è normale far finta di niente rispetto la profonda crisi che le NS fabbriche a livello Provinciale viVono ? Se è normale tornare a casa e dire alla propria moglie e ai propri figli che dalla prossima settimana sono in cassa integrazione ? Se è normale dire ai propri figli : continua a studiare dopo le superiori perchè lavoro tanto non c’è ? Se è normale lavorare in una Cooperativa Sociale per Euro 860,00 ( ottocentosessanta,00)per 160 ( centosessanta) ore al mese ? Se è normale che i soliti potenti o potentati usufruiscono degli sgravi fiscali arrichendosi sulle NS spalle ? Se è normale che una Cooperativa con 400 o più dipendenti si fregia del titolo di ONLUS ? ecc.ecc. Al di là degli spot : “…Non sono uno qualunque !!!…………. “….” La Città delle idee che si realizzano”………. Chiedo ai sette candidati sindaci di chiarire alla cittadinanza di come si vuole affrontare l’emergenza casa , la crisi occupazionale e il riconoscimento dei NS diritti !!!!!!!!!! . Smettetela di riempirvi la bocca con tante false promesse e mettetevi a lavorare nei prossimi cinque anni per la NS città e per il BENE COMUNE : C’E’ BISOGNO DI GARANZIE E NON DI FROTTOLE. Cav. Franco Costantino Vice Segretario Vicario della Federazione Provinciale di Savona Partito Socialista Italiano Responsabile Nazionale AICS Area disagio mentale Responsabile Operativo AICS per il Nord Italia Area Immigrazione Franco Costantino |