Elezioni: Centrodestra e centro sinistra tra trattative e nodi da sciogliere

Centrodestra:
Il processo di selezione del candidato per le elezioni regionali in Liguria all’interno del centrodestra sta attraversando una fase di intenso dibattito e trattative. Al centro dell’attenzione c’è il nome di Pietro Piciocchi, vicesindaco di Genova, che negli ultimi giorni ha visto un incremento delle sue quotazioni. Tuttavia, altre figure come la deputata di Noi Moderati, Ilaria Cavo, e il viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi, restano nomi di peso, con quest’ultimo che potrebbe rappresentare una soluzione di compromesso per l’intera coalizione.
La premier Giorgia Meloni ha descritto la situazione in Liguria come “complessa”, evidenziando la necessità di individuare un candidato in grado di dare continuità al lavoro svolto dal centrodestra nella regione. Le parole di Meloni hanno tuttavia lasciato alcuni osservatori sorpresi, poiché non vi è stato alcun riferimento diretto all’attuale presidente della Regione, Giovanni Toti, segnalando una possibile distanza tra l’ex governatore e il resto della coalizione.
A complicare ulteriormente il quadro, c’è un giallo sul vertice della coalizione richiesto da Claudio Scajola, sindaco di Imperia, in programma a Genova, ma con alcuni membri, come il deputato di Fratelli d’Italia Matteo Rosso, che negano di aver ricevuto una convocazione. Scajola continua a promuovere l’idea di un candidato “civico” come Lorenzo Cuocolo, nonostante il professore universitario abbia già espresso la sua indisponibilità.
Il centrodestra, quindi, si trova a un bivio, con diverse figure in lizza e un equilibrio difficile da trovare tra le varie anime della coalizione.

Centro sinistra:

L’apertura di Andrea Orlando e i segnali di dialogo tra PD e Italia Viva stanno delineando un possibile ampliamento delle alleanze in Liguria, con l’obiettivo di contrastare il centrodestra. Orlando ha chiarito che l’intento non è sfruttare i processi in corso, ma combattere i gruppi di potere che hanno limitato la crescita e la concorrenza nella regione.
Il PD, insieme a forze moderate come Italia Viva, Azione e +Europa, punta a formare una coalizione ampia in grado di affrontare le sfide economiche e sociali. Il dialogo tra Orlando e Raffaella Paita (IV) prosegue positivamente, ma senza certezze definitive. Orlando ha sottolineato l’importanza di includere una componente centrista, mettendo in primo piano il contributo di tutte le forze del centrosinistra.
La segretaria del PD, Elly Schlein, ha ribadito la necessità di alleanze basate su temi condivisi, mentre Paita ha espresso la disponibilità di Italia Viva, pur richiedendo il rispetto di alcune condizioni.
Anche Carlo Calenda si è dichiarato aperto a sostenere una candidatura del campo largo, purché vengano rispettate tre condizioni: la realizzazione delle infrastrutture fondamentali per la Liguria, l’evitare una campagna elettorale basata sul giustizialismo, e la creazione di una collaborazione istituzionale con il sindaco di Genova, Marco Bucci.
Calenda ha inoltre evidenziato la distanza di Azione da alcune posizioni del campo largo su temi nazionali, ma ha riconosciuto la necessità di trovare un equilibrio a livello regionale. Tuttavia, ha espresso preoccupazione per le posizioni di M5S e AVS, che potrebbero ostacolare l’accordo.
L’obiettivo finale resta la costruzione di una coalizione inclusiva e pragmatica, capace di competere efficacemente contro il centrodestra nelle prossime elezioni regionali in Liguria.

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