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Elezioni a Vado. Chissà se tra i due litiganti (Pd e Giuliano) qualcuno godrà?

A Vado da giorni si parla della rottura tra il Sindaco Giuliano e il PD.

Per chi ha seguito in questi anni uominiliberi, sa che la rottura si protrae da tempo e i dissapori tra Pd e la Giuliano non sono certo una novità.

Nel 2014 solo un sondaggio telefonico convinse il Pd a candidare la Giuliano, Anna Giacobbe per contrastare la sua candidatura aveva scovato, chissà dove, persino un carneade qualsiasi un certo Simone Mara di cui si sono perse le tracce.

Siccome neanche l’Autorità Portuale non si fidava dell’attuale sindaco il partito fu costretto a metterle alle costole il fidato Ennio Rossi.

In questi anni i dissapori sono continuati fino al pasticciato accordo della Giuliano con Vaccarezza in Provincia.

Se nel 2014, per essere eletta, fu costretta a fare un accordo persino con l’odiato Caviglia, quest’anno in suo aiuto e arrivata un’intesa con una parte della Lega e del Pd (Vazio e Ripamonti i registi) ma i vadesi sono diventati più accorti e difficilmente ci cascheranno.

Per questo, nonostante il consenso che ha in paese, Monica Giuliano è timorosa di non farcela, ha rinunciato alla candidatura in provincia per concentrarsi sulla candidatura a Sindaco, facendo un pensierino alle elezioni europee e in prospettiva a quelle politiche.

Se fino a qualche mese fa la vittoria della Giuliano era super sicura con queste premesse politiche la strada verso le elezioni per l’attuale Sindaco potrebbe diventare in salita, sempre che nascano liste di opposizione valide e credibili.

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