Elezioni

ELEZIONI: LIGURIA, IN PDL RIVOLTA DOPO SCELTE PER LISTE
IL SENATORE ORSI RIFIUTA LA CANDIDATURA SEGUITO DA ALTRI…..

 ANSA) – GENOVA, 20 GEN – Scissioni e rivolte. Il Pdl ligure e’ una polveriera, dopo il ‘ritiro’ della candidatura di Claudio Scajola, avvenuta quando l’ex ministro ha capito che c’erano troppe riserve sul suo nome, e la scelta da parte dei vertici del partito nazionale di indicare Daniele Capezzone capolista al Senato e di marginalizzare gli scajoliani. E ora i fedelissimi dell’ex ministro si domandano se ha ancora senso sostenere il partito.

Il senatore Franco Orsi, scajoliano, che era quarto nella lista per il Senato, con probabilita’ nulle di elezione, ha ritirato la candidatura. ”Ritiro la mia candidatura perche’ con quei capilista (Daniele Capezzone al Senato, Sandro Biasotti ed Eugenio Minasso alla Camera) non ci sentiamo rappresentati. Non faro’ il gregario. Mi sento tradito dal partito e con me altri candidati si ritireranno. Sono liste assurde. Tra una settimana decideremo cosa fare prima del voto. Per quelle valutazioni abbiamo ancora tempo per decidere”. No anche dal senatore uscente Gabriele Boscetto (terzo al Senato), ma pare per motivi personali, che sarà sostituito probabilmente da Walter Torassa (direttivo Pdl imperiese).
Il ‘territorio’ si ribella. Non si sente rappresentato. Il coordinamento spezzino tuona: ”O i vertici cambiano le liste o sara’ guerra totale”, dice il coordinatore Giacomo Gatti che aveva indicato Luigi Morgillo, vicepresidente del Consiglio regionale ligure, candidato. Lo stesso Morgillo annuncia che domani lascera’ il partito e formera’ un nuovo gruppo in Regione. Da Savona il presidente della Provincia Angelo Vaccarezza fa sapere che indichera’ agli amici chi votare. ”Il Pdl e’ un partito che purtroppo non ha il rispetto di chi lotta tutti i giorni sul territorio. Mi auguro che Berlusconi guardi piu’ in basso”.
Da Imperia, l’avvocato Piera Poillucci, ritira la candidatura per la Camera e attacca il collega di partito Eugenio Minasso, n.2 della lista. ”Hanno rinunciato a Scajola perche’ era finito sotto inchiesta, ma forse ai vertici del Pdl non e’ noto, come ho appreso all’udienza del processo contro i componenti della famiglia Pellegrino (indagati per ‘ndrangheta)
che qualche esponente del mio partito aveva amicizie chiacchierate con loro”. Insomma gli scajoliani sono in rivolta ed e’ difficile non pensare che nell’immediato futuro non ci
siano fratture nette.  (ANSA).
Condividi

Lascia un commento