QUANDO L’ELEZIONE IN PARLAMENTO DA’ ALLA TESTA
Ci sono dei signori che essendo approdati in Parlamento con il PD grazie a primarie frettolose pensano di poter disporre della volontà di tutti gli altri.
Ritengono con la nomina – perché di questo si tratta – di essere giunti al culmine delle loro ambizioni personali e di avere pertanto acquisito un potere tale che le loro parole debbano essere automaticamente vangelo politico alle quali tutti debbano forzatamente acconciarsi.
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Questi signori dovrebbero capire che l’essere approdati in Parlamento o in un Consiglio Regionale non gli da alcun diritto particolare, ne gli da alcun titolo di superiorità rispetto ad altri.
Molti pensano sbagliando che un’elezione istituzionale sia legata a un’intelligenza superiore.
Dovrebbero capire che sarebbe bene mettersi a disposizione con umiltà (prassi a loro sconosciuta), senza andare a sindacare nelle questioni territoriali che peraltro gli sono pressochè sconosciute e verso le quali nessun consiglio gli è stato richiesto. Dovrebbero capire che con i loro comportamenti da “vate” i danni provocati (tanti) sono molto più consistenti dei benefici che portano (nessuno). Qualcuno addirittura dopo le beffe e i danni fatti al proprio partito – per esempio al PD – oggi pretende di dare lezioni di politica, dimenticando che fare politica non è prendere un lauto stipendio con soldi pubblici. Per fortuna ci sono invece altri eletti al Parlamento e in altre Istituzioni con il PD che si comportano diversamente, evidentemente più dalle riviere ci si avvicina al capoluogo più le cose cambiano……e più la ragione si connette con la parola P.S. Ogni riferimento a Franco Vazio è assolutamente voluto |