Bisognerebbe che i politici si chiedessero perché ci sono sempre meno medici che vogliono fare il medico di famiglia o come malamente si dice medico di base, perché meglio sarebbe chiamarlo medico di medicina generale.
Una delle cause principali di queste rinuncia, è sicuramente la esagerata burocratizzazione della professione del medico di famiglia: sempre più difficile riuscire a gestire o bisogni sanitari dei propri assistiti per colpa delle lunghissime liste di attesa per riuscire a fare esami e visite mediche specialistiche di tutti i tipi. Naturalmente il medico per aiutare il proprio pazienti spesso magari sbaglia a fare una richiesta di tipo urgente, ma lo fa in buona fede, sapendo come stanno le cose nel campo della ormai disastrosa situazione della medicina Pubblica.
La ministra Bindi ha iniziato molti anni fa a rendere sempre più difficile la professione medica con le assurde note per la prescrizione dei farmaci. Ha poi continuato sulla stessa strada la Lorenzin introducendo le note limitative sulle prescrizioni degli esami: mi ricordo con un senso di commiserazione per l’incompetenza di chi le aveva inventate che il medico poteva richiedere il colesterolo “buono” ovvero Hdl e non il colesterolo “cattivo“ ovvero Ldl: una vera assurdità, poi corretta per la sciocchezza che rappresentava.
La situazione è andata sempre più peggiorando e oggigiorno molti medici preferiscono andare in pensione anticipata perché non riescono più a sopportare le gravissime incombenze quotidiane burocratiche!
Povero Sistema Nazionale Sanitario Pubblico!
Renato Giusto Medico