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E’ davvero complicato.

Da un lato i partiti che governano il paese e la Regione hanno imposto la scelta di Vado, come avrebbero fatto i partiti centralisti di una volta, a dimostrazione che l’autonomia differenziata è una bufala colossale.
Chi da sempre parla di territorio, di legame particolare con la popolazione, non ha minimamente pensato a coinvolgere la popolazione?
Perché?
E il PD di Vado perché su questa vicenda non è intervenuto, ma ci ha sorpreso con un fragoroso silenzio?
Ci sono articoli e relazioni di esperti che dicono quanto tale impianto sia pericoloso e inquinante.
Vado già in passato ha pagato un pesante tributo alla salute pubblica.
Giovanni Maina
ITALIA NOSTRA: Il progetto del gasdotto del Rigassificatore di Vado è da modificare.
Il Progetto del Rigassificatore di Vado rivela una superficialità tipica dei progetti fatti in fretta senza valutare l’uso del territorio previsto dalle popolazioni locali. Nei loro studi professionali (lo abbiamo già visto per l’Aurelia Bis a Savona) usano modelli e cartine disponibili, ignari delle valutazioni e delle aspettative dei cittadini. Ciò penalizza in particolare le popolazioni che invece ricercano di utilizzare la poca area disponibile per trovare un equilibrio ed un futuro. Noi di Grande Liguria sposiamo totalmente queste tesi frutto di buonsenso e visione reale sull’impatto nel territorio.
Per cui da autonomisti convinti diciamo con forza “Padroni a casa nostra” eventuali scelte a favore o contro dovranno essere decise dalle popolazioni coinvolte tramite un referendum (atto democratico presente ovunque)e non dai partiti romani o dalle emanazioni Liguri del centralismo romano- centrico.
Questa è vera autonomia ministro Calderoli.
Grande Liguria Savona

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