“È così, prendete atto”: raccolta rifiuti a Savona, la commissione consiliare tra proteste e arroganza istituzionale

Se si volesse fare una sintesi della seduta congiunta delle Commissioni consiliari 1ª e 2ª, riunite oggi  pomeriggio nella Sala del Consiglio comunale per discutere del nuovo sistema di raccolta rifiuti, basterebbe una frase pronunciata dal sindaco Marco Russo durante un precedente incontro pubblico al Palaseas:
È così, prendetene atto, perché se ne può discutere quanto volete, ma questa è la situazione.”

Una dichiarazione che si è riverberata in tutto il dibattito di oggi, rendendo evidente l’atteggiamento di chiusura della maggioranza nei confronti di proposte alternative o correttive.
Proprio in commissione, la minoranza ha avanzato la proposta più sensata: fermare tutto per un periodo e riorganizzare il sistema in modo più efficace e condiviso. Ma, com’era prevedibile, la proposta è stata totalmente ignorata.

L’inizio della commissione è stato preceduto da un presidio in piazza Sisto, dove decine di savonesi si sono riuniti per manifestare contro l’avvio imminente del sistema “porta a porta”.
Poi l’arrivo nella Sala Consiliare, affollata come raramente accade, per ascoltare il confronto tra consiglieri e vertici di Sea-s, l’azienda incaricata della gestione.

La tensione è palpabile soprattutto nei quartieri periferici, dove i cittadini saranno costretti a usare bidoni condominiali, con turni di esposizione, problemi igienici e difficoltà organizzative. Nel frattempo, il centro cittadino avrà cassonetti “intelligenti” e un servizio più agile, pur pagando la stessa Tari.

Durante la commissione, il confronto è stato animato ma poco risolutivo. I tecnici di Sea-s hanno presentato i dettagli operativi, ma le critiche sollevate da cittadini e consiglieri di minoranza sono rimaste sostanzialmente senza risposta.

Tra i nodi più discussi:

  • la gestione del personale incaricato di esporre i bidoni condominiali,

  • i costi aggiuntivi per l’igienizzazione,

  • la disparità tra centro e periferie,

  • l’assenza di una reale fase sperimentale o di coinvolgimento preventivo.

Alla fine della seduta, l’impressione è che il dado sia tratto, proprio come ha lasciato intendere il sindaco con quella frase tranchant.
E il senso di frustrazione, dentro e fuori la sala, resta intatto.

QUI LA SEDUTA DELLA COMMISSIONE

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