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e allora?

ha reso noti i suoi redditi, e con cio’? Sarebbe un merito? E’ il primo commento che sorge. La trasparenza e’ un dovere degli eletti, dipendenti dei cittadini, non una magnanima concessione. E se si sta diffondendo, possiamo ringraziare i dilettanti allo sbaraglio, i cittadini che con coraggio si son attivati in prima persona per tentare di arginare una politica allo sfascio (lo riconosce anche lo scrivente nel suo pezzo assai confuso e privo di logica). Dilettanti che fanno di piu’, non solo pubblicano compensi e spese, ma rinunciano anche a una parte consistente di essi, a vantaggio della collettivita’. Quanto a Grillo e Casaleggio, pur non svolgendo ruoli pubblici, pur avendo guadagnato col proprio lavoro e non, come tanti altri che puntano il dito sdegnati contro di loro, essersi arricchiti a spese della collettitiva’, spesso senza badare troppo ai mezzi e alle conseguenze, i loro redditi saranno resi pubblici, mentre i bilanci delle societa’ sono disponibili con una semplice visura camerale. Cosa che avrebbe potuto fare anche la Gabanelli invece di insinuare a caso. Veramente se siamo ridotti a questi argomenti di difesa/offesa, la politica e’ proprio alla frutta.

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