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Dopo Briatore

Dopo Briatore.  da La Repubblica
Lo yacht della Bracco evade il fisco, denuncia della Finanza
GENOVA – Nel Mar Ligure continua la caccia ai pirati del fisco. Dopo il sequestro dello yacht di Flavio Briatore è la volta di Diana Bracco. La presidente dell´omonimo gruppo farmaceutico e dell´Expò 2015 di Milano, è stata abbordata dai finanzieri della Stazione Navale di Genova che l´hanno denunciata per reati in materia di evasione fiscale. Migliaia di yacht risultano intestati a società che dichiarando di praticare attività di noleggio beneficiano di sgravi fiscali

Alla procura di Genova è finito il fascicolo sullo yacht “If Only”, un 40 metri costruito nei cantieri olandesi Feadship e intestato alla Ceber, società di Milano che ha come ragione sociale il noleggio di unità da diporto. Le quote sono della signora Diana Bracco e della Dolfin, srl interamente detenuta dalla presidente del gruppo farmaceutico. Secondo la finanza, però, il panfilo, registrato a Sanremo e ormeggiato ad Antibes in Costa Azzurra, veniva usato privatamente dai Bracco. Improbabile, poi, che un crocerista a pagamento dorma in una cabina di lusso con accanto al letto le fotografie della signora Diana e dei suoi cari. I legali dell´industriale sostengono il contrario, e puntano a dimostrare l´utilizzo di rappresentanza dell´imbarcazione. Intanto l´Unione Europea accusa l´Italia di essere troppo tenera con i panfili dei vip e avvia una procedura d´infrazione contro il nostro paese. Le esenzioni Iva, non in linea con le direttive europee, garantirebbero al settore della nautica da diporto condizioni fin troppo favorevoli a costruttori e acquirenti.
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