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Donne e uomini liberi

Diventare donne e uomini liberi è la sola battaglia che non si può rischiare di perdere mai
Il dato è passato quasi inosservato, ma rasenta la follia: il 46% dei giovani savonesi si dichiara razzista e comunque intollerante verso l’immigrazione. Di questo 46% io aggiungo il mio personale dato che praticamente il 100% non conosce nulla delle problematiche dell’immigrazione stessa. Lobotomizzati da messaggi vetero nazisti, bombardati da spettacoli di enorme spessore formativo come il Grande Fratello e similari, disincantati e lontani dalla politica che continua a proporre candidate veline e bellocce/i assortiti (per dimostrare che puntare tutto su “carriere” di questo tipo porta sempre in alto), massacrati dalla competizione fra genitori che puntano sui figli per liberarsi dalle loro frustrazioni (basta assistere all’allucinante spettacolo di un incontro di calcio giovanile dove dagli spalti le urla poco sportive sono quasi la norma) i ragazzi savonesi, come nel resto del Paese, sono diventati unicamente spot di se stessi. Eppure….

… mica sono stupidi, presi uno ad uno sono ancora capaci di ragionare con la loro testa. Il problema è la massificazione imperante, la cultura pseudo perbenista di destra che pervade la società, la contemporanea assenza di una sinistra che per non rischiare di perdere voti non prende chiaramente posizioni sulle migliaia di poveracci trascinati in questo Paese da organizzazioni malavitose che sulla loro pelle lucra milioni di euro. Quel 46% che si dichiara razzista è la sconfitta del senso civile di una città, il suo avviarsi alla futura emarginazione di chiunque non arrivi ad essere qualcuno. Non siate presuntuosi ragazzi, forse uno su diecimila di voi diventerà quello che sogna. Combattete per riuscirci, ma con la cultura della sconfitta in tasca. Senza quella la frustrazione e la rabbia saranno vostre compagne di vita. Ed informatevi, non fermatevi a chi vi vuole proporre verità preconfezionate. Prendete a calci nel sedere chiunque voglia colonizzare la vostra testa. Mandate a quel paese genitori che per affermare se stessi vi costringono a cento attività giornaliere, quando avete un po’ di tempo libero passatelo fra di voi cercando di conoscervi come gli individui che siete e non come la massa alla quale vorrebbero ridurvi per dominare tutte le vostre scelte. Non siate un’immagine riflessa della tv ma carne e sangue, come carne e sangue sono i poveracci più sfortunati di voi che oggi considerate spazzatura. Io credo in voi, sono stato giovane anch’io e so che la ribellione è parte di questa stagione della vita. Non la ribellione che porta a spaccare le vetrine facendo il gioco dei potenti ma quella di non accettare di essere plasmati su valori imposti. Allora vi accorgerete che anche sbagliare e fallire con la propria testa non è un crimine ma porta a ricominciare mille volte sempre con lo stesso entusiasmo. E magicamente, anche quelli che oggi valutate solo per il colore della pelle o la condizione sociale vi appariranno come compagni di strada e non emarginati da scacciare. Forse non diventerete veline o tronisti ma donne e uomini liberi sicuramente si. Questa, vi assicuro, è la sola battaglia che non potete rischiare di perdere. Falco Savonese

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