VOTI UNO PRENDI DUE
Avevo già scritto precedentemente che un merito Veltroni lo ha avuto e devo dire, un grande merito:
Ci ha tolto almeno per cinque anni dal parlamento italiano la presenza dei vari Diliberto, Ferrero e compagnia cantando. (Anche se abbiamo scoperto che, sebbene fuori dal parlamento, i nostri quattrini li beccano sempre)
Purtroppo per noi, stessa cosa non è avvenuta a livello regionale, e con la conclusione del congresso PD provinciale e la nomina del nuovo segretario, abbiamo assistito al ritorno del più ottuso passato: insomma anche DiTullio si è piegato ai dictat di Rifondazione Comunista. Non c’è niente…
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da fare:alla fine nella sinistra chi comanda sono sempre loro , sono pochi , sono fuori dalla storia, ma per incantesimo escono dalla porta ma rientrano sistematicamente dalla finestra.
Naturalmente DiTullio, che era uno dei sostenitori del Porto Turistico della Marganara, tanto per dimostrare ai veri possessori della golden share del PD locale la propria ubbidienza, è subito uscito su tutti i giornali locali con la nuova direttiva “ Margonara Addio” , cosa che peraltro aveva fatto anche Burlando appena reinsediatosi a palazzo Tursi. Anzi Di Tullio ha fatto ancora meglio: fotocopiando le precedenti dichiarazioni del segretario di Rifondazione , ha aggiunto” il porto lo faremo dalle funivie e sarà un porto di barchette” Sic.!! Insomma, addio ai sogni di gloria savonese ; tutti i capoluoghi liguri hanno due o più marine, l’unico porto ligure incontaminato da quei” ricchi evasori fiscali” possessori di megayachs resterà Savona e così il nostro porto non potrà neppure ospitare il megayacht di Dalema (pure uno sgarbo a baffino hanno fatto!!!). I vari pensionati e disoccupati savonesi dovranno passeggiare nel frastuono delle automobili sull’Aurelia , respirare i gas di scarico, ma potranno continuare ad ammirare le cozze dello scoglio della Madonetta ….. peccato che 160 milioni di Euro di investimento e 2000 posti di lavoro saranno appannaggio di altri porti “more friendly” Nel frattempo, per via dei tagli agli enti locali , o diminuiranno i servizi o /e aumenteranno le tasse poiché se non vi è sviluppo e posti di lavoro produttivi, mancheranno le risorse per far fronte alla sanità, alle pensioni e alle altre belle cose cui siamo abituati e quindi chi già paga, pagherà ancora di più e chi aveva certi servizi gratis dovrà cominciare a mettere mani al portafoglio. (se ce l’ha), senza contare la diaspora dei giovani savonesi, costretti ad emigrare altrove, naturalmente si dirà che la colpa è del governo Berlusconi!
Per chi non lo sa ancora , perché intento a contemplare la cozza “unicum” della Madonetta , la dura realtà futura sarà che dal governo centrale non arriverà più molto, per cui ogni regione provincia e comune dovrà gestire le cose proprie con le proprie risorse e principalmente non potrà fare più debiti, perché in effetti di soldi ce ne sono sempre stati ben pochi , però sino a ieri le vari Amministrazioni sopravvivevano facendo debiti. La Grecia ci ha insegnato che con questo sistema non si fa molta strada e quindi tutti i Governi europei si sono subito dati da fare per mettere i conti in regola, Italia inclusa, e la stella Polare futura d’ora in avanti sarà: si spende quello che l’economia procura (diritti costituzionali o non)……se non vi saranno risorse si taglieranno i servizi ai cittadini. (anche perché dubito seriamente che verranno eliminati clientelismi e sprechi che sono la linfa dei partiti) .
Pur non essendo più da lungo tempo di sinistra, avevo apprezzato le iniziative del Sindaco Berruti; mi era piaciuto quando rivolgendosi ai compagni di RC aveva detto “ bisogna combattere la povertà non la ricchezza” mutando la frase da Olaf Palme, ma evidentemente il Sindaco parlava al vento e anche in seno al partito cui fa riferimento , alla fine è prevalsa la corrente più ortodosso-classista , che vede nel ricco il nemico da combattere e non da spennare, dimenticando che i ricchi sono sempre esistiti e sempre esisteranno e che se non si faranno spennare qui, si faranno spennare altrove; insomma anche lui, che è stato il vero valore aggiunto nella vittoria della sinistra alle ultime elezioni , è stato allegramente scaricato. Naturalmente vi verranno a raccontare dell’ambiente, del cemento , della cozza unicum…. ma ce lo spiega Di Tullio dove era e dove erano i suoi mentori , quando hanno alzato il Crescent di tre piani rispetto all’edificio preesistente, togliendo la vista al mare a centinaia di appartamenti già esistenti da decenni nel centro di Savona, o quando hanno approvato la costruzione di altri palazzi nella zona ex cantieri Solimano?….quello non è cemento o non è un attentato all’ambiente? per non parlare di tutte le opere portuali di cui nessuno si è mai preoccupato di controllare l’impatto ambientale?
Il problema , a mio modesto parere, è di tutt’altro aspetto: purtroppo vi è un sentimento che dura da quando esiste l’umanità ed è il sentimento dell’invidia .Vi ricordate che quando nacque il Governo Prodi e il partito dei comunisti italiani tappezzò i muri di mezza Italia con la fotografia di un megayacht e con la scritta “ora anche i ricchi piangeranno”……bene siamo tornati lì….Di Tullio e il PD si adeguano, o meglio tornano alle origini e così anche il Sindaco dovrà sottostare al richiamo della foresta del partito che lo sorregge. Se prima sembrava che le cose fossero diverse e se qualcuno credeva che il PD savonese fosse qualcosa di distinto dal vecchio partito classista e ottuso di un tempo, dovrà ricredersi e principalmente sappia che se vota uno….prende anche l’altro. Silvio Rossi Consigliere V Circoscrizione LEGA NORD PADANIA |