DISERTIAMO LE URNE

Bersani dichiara che si tirerà dritti dritti fino alla scadenza naturale, il 2013, poi si andrà a votare. Chiudendo così la bocca a tutte le malelingue che prevederebbero le urne ad ottobre. Napolitano con la barra del Grande Timoniere sta portando in rotta centrista i cosiddetti moderati. Il centro che per autodefinizione è il niente è convinto di fare il pieno. Raccattando cellule di sfaldamento da destra, da sinistra, e si pavoneggia come se il tacchino fosse già in tavola. Alfano con la testa piena dei discorsi dell’amante del burlesque sta facendo di tutto per creare aspettative che non avranno riscontro sulla scheda elettorale a parte i soliti faccendieri e intrallazzatori che vedono anche ora la possibilità di rosicchiare qualche osso. Delle cose fondamentali per poter dire che stiamo cercando di ritornare ad una democrazia niente di niente. Vi siete mai chiesti, e se qualcuno sa i nomi mi piacerebbe leggerli, quanti peones siedono in Parlamento? Averne mille, novecento, duecento, o cinquecento che cosa cambierebbe a parte il fatto che ci sarebbe un risparmio sostanzioso e di facciata per tutti i restanti italiani che stanno attendendo anche la Tassa di Scopo? Una vergogna. DISERTIAMO LE URNE E NON PARLIAMONE PIù FINO ALLA TORNATA ELETTORALE SUCCESSIVA: DIAMO UN SEGNALE CHE SE CE LO DOBBIAMO PRENDERE IN QUEL POSTO VOGLIAMO SCEGLIERE NOI DA CHI.

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