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DISERTIAMO LE URNE

Ma chi sarà mai questo Casini. Mi fa venire in mente un libro che Costanzo aveva scritto anni fa titolato “Ma chi mi credo di essere”, volutamente ironico. Ma Casini di ironia ne fa poca. Pensa di produrre fatti. Sta credendo di poter cavalcare la tigre. Delle due l’una. O è convinto sul serio che gli italiani siano dei coglioni o ci prova, che tanto si sa mai. Alfano dal canto suo promette mirabilia pronte da presentare sul “mercato” col suo presidente e mentore. Un burlesque . Me la immagino così la “nuova forza” che riusciranno a concepire. Se mai la concepiranno. Non si è ancora sbilanciato su eventuali trasformismi Bersani convinto forse che restare ancorati ad un passato (che bisognerebbe dimenticare al più presto, comunque) sia più produttivo. E vedremo che menù proporranno all’italico stivale. Invece di darsi da fare per proporci una legge elettorale che non puzzi di “gabola”, invece di lasciarci intendere che hanno capito, continuano imperterriti camminando sulle macerie come dei reporter senza macchina fotografica. Allora ripeto e lo ripeterò finché ci sarà una spazio che ospiterà il mio pensiero NON ANDIAMO A VOTARE: CHE FACCIANO QUELLO CHE VOGLIONO. NON CI AVRANNO COME COMPLICI ALMENO.

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