| dopo essermi inutilmente rivolta al funzionario responsabile dell’Ufficio Tributi che non solo non ha esaminato con la dovuta attenzione il mio caso ma ha risposto alle mie richiesta dichiarimento in modo secco poco conciliante. In breve nel maggio del 2015 ho stipulato un contratto di locazione ad uso abitativo, che allego, e mi sono apprestata ad eseguire tutte le incombenze burocratiche del caso: mi sono recata presso gli uffici dell’anagrafe nei tempi prescritti per effettuare la cancellazione dal nucleo di mio figlio e successivamente presso l’Ufficio Tributi per regolare la mia posizione Tares.
Ho compilato il modello previsto per l’iscrizione e ho domandato alla signora presente allo sportello se il precedente inquilino doveva recarsi presso gliuffici ma mi è stato risposto che potevo stare tranquilla e che se non l’avesse fatto se ne sarebbero occupati loro d’ufficio.
Nei giorni scorsi ho ricevuto l’avviso di pagamento e con disappunto ho rilevato che nel secondo semestre risultano due occupanti; ho pensato ad un banale errore e mi sono rivolta al funzionario per chiarimenti. Molto seccamente mi è stato risposto che il precedente inquilino ha effettuato la variazione anagrafica solo il sette di agosto 2015 (quindi l’Ufficio quantomeno dovrebbe sgravarmi da agosto a dicembre no? Lo dicono loro che in quel periodo ero da sola ad occupare la casa!!) e che pertanto l’importo è dovuto perchè così è previsto dal regolamento. Esaminando il regolamento mi sono soffermata
su quanto previsto dall’art. 28 c 3 che cita 2 “…il numero dei componenti del nucleo familiare è quello dei soggetti coabitanti risultanti dagli elenchi dell’anagrafe comunale, anche se intestatari di autonoma scheda anagrafica, alla data del primo gennaio del 1° luglio di ciascun anno o, per le nuove utenze, alla data di inizio delle stesse, con efficacia delle variazioni intervenute nel corso di ciascun semestre solare a decorrere dal primo giorno del semestre successivo, salvo che dalla variazione consegua l’inizio da parte di uno dei componenti del nucleo familiare di una nuova utenza.”
Francamente sono rimasta allibita e sconcertata: come contribuente e come cittadina penso di aver agito correttamente recandomi tempestivamente negli uffici preposti visto che la modifica della mia residenza dava luogo una nuova posizione tributaria ma francamente ritengo di non poter essere ritenuta responsabile del comportamento del precedente locatario e della tempistica con cui ha proceduto alla variazione anagrafica. Ritengo del tutto arbitrario che il mancato rispetto delle tempistiche da parte di un soggetto terzo venga agravare sulla mia posizione fiscale.
Spiace constatare come ancora una volta la pubblica amministrazione si limiti ad applicare i propri regolamenti anche quando questi siano chiaramente contrari ad equità e sorge spontaneo il dubbio che, come nel caso del sopracitato comma, siano redatti esclusivamente per semplificare l’operato degli uffici. Lascia l’amaro in bocca il vedermi costretta ad affrontare un ricorso per far valere il mio diritto e quello di quanti si trovano nella mia situazione ad una giusta tassazione quando, ancora una volta, sarebbe bastato
applicare il buon senso.
Cordialmente sua
Margherita Bondi |
