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Destra xenofoba e razzista

L’inevitabile profondo radicamento della destra e il prossimo futuro
Anche in Svezia l’estrema destra xenofoba e razzista sfonda il muro ed entra in Parlamento. Il risultato elettorale del Paese scandinavo ricalca quello italiano e per governare la destra moderata dovrà probilmente fare i conti con il suo passato.  In tutta l’Europa si sta instaurando, la deriva di una grande potenza come la Francia avrà a mio parere un effetto valanga, un clima di intolleranza paragonabile alla Grande Crisi degli anni ’20 che portò alla stagione nazista e fascista. Sola voce di contrasto l’Ungheria che ha cercato, ma ad oggi inutilmente, di mettere fuori legge  l’estrema destra nazionalista Jobbik e i  suoi 48 parlamentari.
La presa di posizione dell’EU verso la Francia sembra più una tirata d’orecchi “tanto per salvare la faccia” e dare un senso ad un’organizzazione che nella realtà non ha alcun peso politico. Il problema parte da lontano: l’azione combinata della rivisitazione storica di fascismo e nazismo avvenuta negli ultimi anni (arrivata a mettere in dubbio la Shoa), della crisi finanziaria che ha avviato la guerra dei poveri, dalla lobotomizzazione di massa imposta dal consumismo e ingigantita dai media  il tutto condito dal processo di secolarizzazione della chiesa che ha ormai perduto la sua penetrazione nelle coscienze hanno realizzato con altri fattori un humus terrificante cavalcato dalle destre. Destre completamente diverse da forze sociali, per quanto discutibili  almeno in possesso di valori politici,  ma unicamente impregnate di razzismo, xenofobia e tutti quei populismi che hanno fatto la fortuna da sempre di tutte le dittature. Il problema autentico, per quanto drammatico, non è il nostro tempo ma il futuro prossimo.  Sono i nostri ragazzi che stanno crescendo senza alcuna bussola, privi di valori e spesso identità. Città come la nostra sono ancora oasi felici, per quanto i primi segnali di intolleranza siano visibili, ma le grandi metropoli sono oramai teatro quasi quotidiano di atti di violenza e prevaricazione compiuti da bande giovanili verso persone prive di risorse. La rabbia esploderà in tutte le sue forme quando la maggior parte dei ragazzi capirà che emergere e trovare un posto al sole sarà patrimonio di pochissimi. Le colpe della sinistra italiane sono enormi, se di sinistra si può parlare: l’aver sottovalutato per anni tutti quei segnali che parlavano chiaramente di un progetto di divisione classista, simboli celtici bollati come boutade e finiti pochi anni dopo nelle scuole, messaggi mirati a schiantare le coscienze considerati allegri, semplici slogan elettorali pensando a non impedirsi possibili future alleanze politiche. E ancora aver inseguito un leader autentico, questo si, come Berlusconi sul suo terreno, dividendosi in decine di piccoli capetti nel nome della conservazione di briciole di potere. Le Coop nate per dare un senso nuovo e sociale al mercato hanno finito per diventare le fucine di dirigenti che a sinistra hanno solo il portafoglio, le garanzie nel mondo del lavoro  tramutate in una giungla di sfruttati sottopagati, la solidarietà sociale qualcosa di cui non si può parlare per non perdere voti. Probabilmente la sinistra attende che crisi e allarme sicurezza passino, preferisce restare in silenzio lasciando sbrigare alle destre il “lavoro sporco” convinta di poter riprendere il consenso perduto nel prossimo futuro. Quel poco di “comunismo” che ancora resiste sotto la cenere continua a parlare a se’ stesso spesso senza capirsi neppure da solo. Non ci si rende conto di quanto la destra di oggi sia preparata, capace, penetrativa e soprattutto in possesso di risorse mediatiche che in mano ad Hitler avrebbero cambiato il corso della storia. Assisteremo nei prossimi anni ad un progressivo totale disfacimento del tessuto sociale, è inevitabile. Assisteremo ad un degrado di coscienza dove famiglia, fede, solidarietà diventeranno orpelli senza senso. Ci troveremo davanti ad una Magistratura sempre più indbolita e a media sempre più asserviti. Attenderemo senza risposta un nuovo leader carismatico, ma da sinistra non può nascere oggi nulla di simile. La “coscienza critica” dei cittadini semplici è la sola difesa possibile ma per realizzarla occorrerebbe superare simpatie e antipatie, bandiere e ideologie per guardare ad un unico scopo comune a fianco di magistrati e di chi ancora cerca la legalità. Ma è troppo forte la pressione quotidiana per pensare questo possa realizzarsi. Il costo sarà altissimo, poi il ciclo si ripeterà ma noi e i nostri figli avremo già concluso la nostra storia personale.

Falco Savonese

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