STATO DI DIRITTO O STATO DI EMERGENZA?
Questa finanziara aggiuntiva e di emergenza, tanto ingarbugliata quanto sensibile, ha cento proponimenti lodevoli ma anche di parte o fantasiosi, sui quali è comunque bene meditare e fare chiarezza per non correre il rischio di sminuire il Governo delle sue prerogative, mortificare le Istituzioni, abortire le Leggi. |
Ci riferiamo al così detto ‘scudo fiscale’, il rientro di capitali dai Paesi esteri in Italia, regolarizzati a saldo di una penale molto blanda: ma tali erano le condizioni e un ripensamento, a distanza di circa tre anni, di un eventuale recupero di percentuale maggiorata, mette a rischio la credibilità del Governo e della sua capacità di tenere ‘ferma la barra del diritto’ e dei rapporti leciti e chiari con i cittadini.
Diverso, ovvio e auspicabile, è un nuovo condono atto a far rientrare i numerosi capitali ancora occultati in Paesi compiacenti, con una penalità in percentuale significativa e calibrata all’entità dei capitali stessi in base a una tabella a scaglioni, con polso fermo e forti multe per chi scovato a continuare impunemente ad eludere.
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