…leggendo l’articolo fra le righe, si capirebbe che l’agenzia del territorio abbia piu’ volte provato a stabilire gli importi, che l’azienda si sia prontamente ribellata, che i Comuni abbiano provato a far causa, poi, spaventati dalle forze messe in campo dal colosso, abbiamo provato a fare una transazione, ma che ugualmente anche questa sia stata disattesa. Ebbene, ritengo che questo non basti a giustificarli, ne’ che funzioni lo scaricabarile sull’agenzia. A maggior ragione nei confronti di chi al territorio tutto chiede (compresa la salute) e niente concede, occorrerebbe essere fermi, e soprattutto trasparenti. Se un colosso aziendale usa le forze di cui dispone per sottrarsi a obblighi economici o per diminuirli il piu’ possibile, i comuni lo devono immediatamente comunicare ai cittadini. Non a distanza di anni e dietro pressanti richieste, ma subito. Perche’ sappiano il motivo per cui chi incide sulla loro aria, acqua e ambiente sfugge a qualsiasi minima contropartita. Visto che queste societa’ sono sempre alla disperata ricerca del consenso anche attraverso sponsorizzazioni e pubblicita’, tutte queste operazioni mediatiche possono e devono essere vanificate dalla realta’ dei fatti.