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da La Repubblica

Albenga, concorsi solo per residenti il sindaco: “Tutelo i miei concittadini”
Il provvedimento fa discutere: “Ma altri mi vogliono copiare”
Vinai (Anci): “Ma perché un programmatore del posto è migliore di uno di Trieste?”
Il Comune di Albenga blinda i suoi concorsi: vuoi il posto da operatore di computer o da operaio del servizio fogne? Devi essere residente nel territorio comunale. «In campagna elettorale avevo promesso che avrei aiutato le imprese locali e i miei concittadini, e ora mantengo fede alle promesse grazie alle norme introdotte dal decreto del ministro Brunetta». Rosy Guarnieri, 58 anni da Caltanissetta, è da qualche mese la prima donna sindaco della Lega Nord in Liguria, nella città di Albenga. I suoi concorsi a numero chiuso per soli residenti fanno discutere, sollevano critiche ma suscitano anche interesse. La breccia burocratica è rappresentata dal decreto legge 150 del 2009 sull´ottimizzazione del lavoro pubblico, e in particolare dall´articolo 51 che consente una generica restrizione della residenza «quando tale requisito sia strumentale all´assolvimento di servizi altrimenti non attuabili o almeno non attuabili con identico risultato».
Un operatore informatico o un riparatore delle fogne rispondono a questi requisiti che altrove sono stati interpretati in relazione a mansioni assai particolari, come un docente di dialetto oppure una guida alpina?
«Certo – risponde la sindaco Guarnieri – Se mi scoppia una fogna a mezzanotte o saltano i computer non posso aspettare uno che mi abita a Ventimiglia o Genova». Dopo la spiegazione formale, però, non ci vuole molto ad ottenere quella “politica”. Rosy Guarnieri non si nasconde dietro la burocrazia: «Io sono ancora molto legata al sud, dove sono nata, ma la verità è che i giovani meridionali vengono al nord per vincere i concorsi e poi ritornare in meridione, e questo impoverisce il nostro territorio. Guardi che la mia scelta, in Piemonte, Lombardia e Veneto l´hanno già adottata da tempo e molti sindaci liguri mi hanno contattata per chiedermi come ho fatto visto che i loro segretari generali non glielo consentono».
Pierluigi Vinai è il segretario ligure dell´Anci, l´Associazione dei Comuni e sul numero chiuso ingauno la pensa così: «Fatto salvo ciò che prevede l´articolo 51 per alcune specificità, mi sento di suggerire particolare prudenza per questa scelta, perché dove non sia manifesta l´esigenza prevista dalla legge, l´amministrazione si espone a forti rischi di contestazione e ricorsi al Tar. Insomma, il decreto prevede che l´obbligo di residenza possa essere introdotto quando deve servire a garantire la vittoria del candidato migliore per un particolare servizio. Ma qualcuno può spiegarmi perché un programmatore di Albenga è migliore di uno che arrivi da Trieste o da Messina? E´ un percorso difficile da sostenere».
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