“Si sa che la gente dà buoni consigli
Sentendosi come Gesù nel tempio
Si sa che la gente dà buoni consigli
Se non può più dare cattivo esempio
Così una vecchia mai stata moglie
Senza mai figli, senza più voglie
Si prese la briga e di certo il gusto
Di dare a tutte il consiglio giusto”
De André è stato un grande artista, che ha saputo emozionare con le sue musiche e, soprattutto, con i testi.
Durante questo inizio settimana ho pensato a lungo al cantautore genovese ed alla sua canzone “Bocca di rosa”.
Riflettevo che, spesso, alcuni sono bravi a dare buoni consigli agli altri e non a sé stessi.
Molti si sentono immortali, detentori della verità, padroni del destino delle persone e della loro vita.
Tanti di lor signori, fino ad oggi, non hanno dato il buon esempio, ma continuano a propinarci taumaturgici suggerimenti. Alcuni, da sempre, ricoprono cariche pubbliche importanti, oppure siedono da tempo immemore nei consigli di amministrazione, ma, nonostante ciò, non hanno contribuito a risolvere uno che fosse uno dei tanti problemi che coinvolgono la vita della comunità di cui fanno parte.
Forse non hanno voluto farlo, oppure, peggio, non sono stati capaci di affrontare alcunché!
Anzi, da alcuni decenni, questi sapientoni segnalano, cooptano, sussurrano, propongono i nomi di coloro che poi ricopriranno le cariche pubbliche da sindaci, consiglieri regionali, onorevoli o senatori del territorio.
Al contempo, a “tutti noi poveracci”, ad ogni “elezione tengono la lezione”su cosa si sarebbe dovuto fare, per esempio, per avere uno straccio di ferrovia degna di quel nome, oppure un collegamento stradale di cui sentiamo parlare da almeno quarant’anni.
Si dice che “chi sa fa, chi non sa insegna e chi non sa e non fa amministra”. Ovviamente non è sempre così, ma qualche volta il detto c’azzecca.
Visto che di mandare a casa i soloni non se ne parla, vorrei che almeno la smettessero di “sfruculiarci gli zebedei” con le loro trite e ritrite banalità!.
Sono partito citando De André e concludo con la mitica scena tratta dal film “Il Marchese del Grillo” in cui don Bastiano viene giustiziato con la ghigliottina, dopo essere stato catturato dai soldati francesi.
Riascoltiamoci le sue parole e immaginiamoci che non vengano pronunciate nella Roma papalina, ma ai giorni nostri, a Savona.
Buona giornata “figli miei!”.