CRONACA SEMISERIA DEL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE DELL’ERA GIULIANO

CRONACA SEMISERIADEL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE DELL’ERA GIULIANO
 VADO LIGURE, 9.6.14
Il clima è di quelli roventi, non tanto per gli interventi dei protagonisti quanto per la temperatura e per il tasso di umidità che in una sala consigliare affollatissima rendono l’aria irrespirabile. Ventilatori e ventagli da signora dominano la scena. Ai tavoli finalmente il sindaco Giuliano sebbene con 5 anni di ritardo occupa con pieno merito il posto più alto dell’arena.
Il suo discorso scritto è un copione ben preparato e, per altro, piuttosto prevedibile, le buone intenzioni ci sono tutte non resta che sperare che si possano tradurre in azioni positive, anche se è noto di cosa siano lastricate le strade per l’inferno.
Dopo di lei la parola la prendono un po’ tutti. Il consigliere De Merra…

…rappresentante del gruppo Vivere Vado, senza leggere alcun spartito, ribatte su alcuni punti ritenuti importanti dal suo gruppo. Sopra tutti l’opportunità di non ritirare i ricorsi contro la piattaforma, non prima per lo meno di quando non si siano ottenute garanzie scritte sulla occupazione che dovrà interessare in primis i vadesi. Inoltre l’invito a non appiattirsi e a non omogeneizzarsi alla massa lasciando da parte idee e ideali ritenuti dalla Giuliano negativi. (Forse la Sindaco confonde le ideologie che hanno storicamente caratterizzato il suo partito con la possibilità di esprimere le proprie idee liberamente, magari diverse, magari in questo contesto minoritarie, ma pur sempre legittime.)

Ma la scena, nonostante il neo sindaco Giuliano, è tutta del consigliere Bovero candidato nella lista Vado di tutti. Di gran lunga lo showman della serata, durante la lettura del suo intervento, non sono mancate pause e ammiccamenti con il suo sguardo a metà tra la minaccia e il sorriso. L’autentico “coup de theatre” è stato, dopo aver sostenuto a gran voce che il programma elettorale presentato in campagna elettorale non ha più valore, strappare la brochure del programma di vado per tutti.

A questo punto il consigliere del PD Fabio Vigliecca non ha resistito ed è esploso in un applauso tanto provocatorio quanto solitario, durato circa tre secondi e mezzo.

Resta da capire se è stato più imbarazzante questo momento oppure gli applausi convinti dei consiglieri del PD allorquando il Consigliere Bovero demagogicamente affrontava il tema della disoccupazione. (Che siano prove generali di larghe intese? O chiamiamole pure prove di salto sul carro del vincitore)

Poi hanno parlato un po’ tutti, dal consigliere capogruppo del PD Fabio Gilardi, nonché il consigliere più votato e stranamente senza una poltrona da assessore, all’assessore Verdino che, con un tono da capitano di lungo corso, si è prodigato in una supercazzola degna del miglior Conte Mascetti spaziando da certificazioni iso 14001 e emas, arrivando a toccare temi più semplici strappa applausi (operai lavoro ecc..). Dopo di loro l’assessore Oliveri Mirella, in evidente impaccio essendo nuova del mestiere, il vice sindaco Fabio Falco che ha parlato principalmente di rifiuti e dell’assessore (esterno) Ennio Rossi l’unico a conoscenza del suo destino da almeno un paio di mesi prima delle elezioni.

Memorabile invece l’intervento del consigliere Vigliecca (PD) il quale, dopo aver sostenuto tesi non nuove ed aver in parte ricalcato l’intervento programmatico del Sindaco Giuliano, con una spocchia che pochi sanno avere si è compiaciuto per i voti presi dalla propria lista sottolineando come il PD, ops pardon la lista civica Lavoriamo con i Vadesi, da sola abbia preso più voti di tutte le altre liste messe insieme. Dato sicuramente reale, ma l’arte della politica, che evidentemente il consigliere in questione conosce poco o tende a sottovalutare, presenta sempre il conto ai politici, o presunti tali, che più di altri hanno fatto della presunzione e dell’autoreferenzialità una delle caratteristiche più rilevanti.

Insomma sarebbe bene che il Vigliecca si andasse a rileggere i dati della maggioranza con la quale vinse il Sindaco Giacobbe nel 2004, ancor più ampia di questa eppure sappiamo tutti com’è finita.

In conclusione è stato un consiglio comunale molto partecipato, specchio soprattutto dell’importanza e della quantità dei problemi che Vado Ligure si trova ad affrontare e per i quali negli ultimi anni l’ha sempre resa protagonista delle prime pagine della cronaca nazionale (Tirreno power, caso Segesta, caso Drocchi, in ultimo l’arresto del Presidente della Fincosit ditta che esegue i lavori per la realizzazione della piattaforma, insomma non ci siamo fatti mancare niente).

In coda un pettegolezzo di palazzo, ma la Sindaco Giuliano anche per vendicare il trattamento ricevuto dalla segretaria Bacciu licenziata in tronco dall’ex sindaco Caviglia all’inizio del suo mandato, non aveva promesso di disfarsi della segretaria Caviglia ritenuta da molti dipendenti comunali troppo autoritaria e divisiva?

Nell’attesa che qualche decisione venga presa, il consiglio comunale si è concluso con i complimenti del sindaco alla professionalità della segretaria comunale, tanto perché non si sa mai, dovesse restare…

Un’ultima annotazione, della giunta precedente neppure un rappresentante, non un ex, effettivamente l’esperienza Caviglia non verrà certo ricordata come una delle migliori dal punto di vista politico, ma a pensarci bene neppure quella Giacobbe…

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