Critica ad un articolo di trucioli

TRASPARENTE: SI’, DOPO DI LEI!!
Duole polemizzare con un blog non solo vostro amico, ma addirittura “fraterno” visto che esce dalla stessa “cucina editoriale”: ma sappiamo che gli autori sono responsabili di quanto scrivono e quindi, fatta salva la testata, ce la prendiamo con la persona.
E’ veramente un.. brutto articolo…quello dell’arch. Briuglia perché la suddetta professionista non può ignorare personalmente gli attori di questa vicenda, anche perché le sue origini socialiste le hanno consentito non solo un’ esperienza di giunta, ma anche di valutare personaggi di un clan che e’stato un vero precursore del malaffare politico della nostra provincia. Erano gli anni ’80 e imperava…

…nel PSI un certo gruppo di potere che venne (in parte) colpito dalla magistratura, alla quale, purtroppo, sfuggì il compito di debellare il maggior alleato dello stesso, quel PCI le cui trasformazioni genetiche ci portano alla vicenda di Vado Ligure. E questo lo ricordiamo alla nostra “indignata speciale”

Perché ella sa benissimo che nel comune di Vado Ligure ha sempre, tranne un pugno di mesi, (primavera 2009), governato un solo partito,con alleati e senza, al quale vanno ascritte le pesanti responsabilità della situazione attuale. Ella non ignora che la scelta della centrale venne assunta da un consiglio comunale dove il PCI aveva la maggioranza assoluta. Che nei fatti della “rumenta” tale partito ha sempre operato in regime di monopolio, o con l’assidua comprensione del PSI. Che sulla “piattaforma” e’occorsa una rottura politica clamorosa ,un referendum, una elezione amministrativa per cambiare rotta. E ora, dal suo pulpito di moralizzatrice, ella ci parla di “opacità” fingendo di non conoscere fatti e persone che ben conosce e dando la croce agli ultimi venuti che, se ben ricorda, hanno anche il dovere della continuità amministrativa e, prima di innovare, dovranno pur salvaguardarsi sul piano delle responsabilità civili ed amministrative.

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