Savona si prepara ad una settimana bollente di incontri sulla crisi industriale, ma il clima, più che infiammarsi di proposte, rischia di diventare un gelido déjà vu. Oggi all’Unione Industriali e venerdì in Provincia si parlerà di “risorse” e “sviluppo economico”, due concetti che, a quanto pare, si trovano più a loro agio nei discorsi che nei fatti.
Protagonisti di questa maratona dialettica saranno gli assessori regionali Paolo Ripamonti e Alessandro Piana. La loro missione? Rassicurare, senza farsi troppe domande, un pubblico che ormai sa a memoria il copione: “Faremo tutto il possibile”. Quello che manca, però, è il sequel: “Quando, come e con chi?”
Venerdì, poi, si terrà il mitico tavolo dello sviluppo economico, che in molti ormai immaginano come un’assemblea di fantasmi: tante sedie vuote e una presenza eterea di idee vaghe che aleggia nella sala. Andrea Pasa della CGIL non usa mezzi termini: “Regione e governo sono responsabili delle mancate politiche industriali”. Tradotto: “Ci state facendo affondare, ma almeno fatelo con stile”.
Nessuno vuole parlare del gigante addormentato della crisi savonese: Piaggio Aerospace. Eppure, come un parente imbarazzante alle feste, Piaggio è lì, immobile, a ricordare a tutti il fallimento di anni di “tavoli” e “proposte”. Pasa alza la voce: “Serve un incontro col governo e i ministeri”. Ma il dubbio rimane: che ci facciamo se l’incontro si riduce a un altro scambio di colpe e promesse?
Alla fine di questi incontri, probabilmente l’unico risultato tangibile sarà la stanchezza dei partecipanti e una generosa dose di caffè consumata. Perché se c’è una cosa che la politica savonese ha perfezionato, è l’arte di discutere senza concludere. Ma almeno gli assessori avranno una nuova occasione per farsi vedere in foto mentre annuiscono saggiamente. E per noi, alla fine, un po’ di ironia è tutto ciò che resta.