Crescent 2

Risposta all’assessore Di Tullio sul Crescent 2
Mi rincresce rispondere all’ass. Di Tullio attraverso le pagine di un giornale, perché questi argomenti così importanti per la Città devono essere discussi  in  Consiglio Comunale: tutto ciò che riguarda l’Urbanistica deve passare nelle sedi istituzionali (Giunta, Commissioni, Consiglio). Continua invece il malvezzo di “fare politica” solo sui giornali.
Per entrare nel merito. E’ vero che la struttura del Crescent 2 è “autorizzata da tempo”, come dice l’assessore all’Urbanistica, ma non è “composta da residenze”. Nella Commissione Seconda del 28 maggio 2012 e nel Consiglio comunale del 29 maggio 2012, l’allora Assessore all’Urbanistica e vice- Sindaco Paolo Gaggero, presentando la modifica del Progetto della Darsena (eliminazione definitiva del “secondo cubo” e realizzazione di un’area giochi nella stessa zona) aveva dichiarato che con quell’intervento veniva completato il cosiddetto Comparto 1. Per quello che riguardava il Comparto 2 (l’edificio ancora da costruire dietro il Crescent), disse che non ne sarebbe stata aumentata la volumetria e che l’edificio sarebbe stato a DESTINAZIONE RICETTIVA. Ed è sicuro che l’assessore Gaggero conoscesse perfettamente i termini della questione.
 Fino ad oggi, perciò, la destinazione della futura  grande costruzione è ricettiva. Quindi l’Amministrazione non ha nessun contenzioso da affrontare.
Non si può giocare con le parole: le residenze  che cita l’Ass. Di Tullio sono strutture residenziali, non ricettive. Se si vuole cambiare, occorre una variante. Ogni variante deve passare in Consiglio. E ricordo che non c’è nessun obbligo giuridico di concedere tale variante da parte dell’Amministrazione.
Infine, come tutte le modifiche al PUC, anche una variazione di tal genere dovrebbe essere portata alla conoscenza dei Savonesi, nelle Assemblee di Quartiere, nelle diverse  Società e  Associazioni della Città.
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