Costa e Maersk: vantaggio o svantaggio per il territorio?

qualche commento su quanto scrive Ciccione e quanto replica Marchina. Costa Crociere, Maersk, stato dei traffici italiani, stato del “traffico a terra” nel retroporto Innanzitutto Costa. L’affermazione che ci ha guadagnato “solo Costa” nel trasferimento da Genova a Savona credo che abbia la miglior risposta proprio “nel trasferimento”, altrimenti chi glielo avrebbe fatto fare? Sui guadagni del porto evidentemente il porto di Savona ci guadagna “meno” di quanto richiesto da quello di Genova. Ci sono dei posti lavoro che vanno tenuti in conto, ma che eventualmente ci sarebbero stati a Genova, che non è poi così distante. Che cosa ci ha guadagnato invece “la città”? Ebbene quì direi che la città non ci ha guadagnato: turisti Costa in città a parte, non molti e non bene accetti poi da commercianti poco propensi ad adeguarsi alle novità. A Loano a Natale tutto aperto. A Savona dopo le 19.30 tutto chiuso! Ma i problemi più evidenti sono il traffico già critico normalmente, che in presenza di navi Costa si paralizza. Annoso problema quello del traffico del porto, mai risolto. L’autorità portuale ha presentato un progetto incredibile: collegare il porto attraversando il Priamar, i giardini a mare, in corso Viglienzoni imboccare un sottopasso ed poi una sopraelevata fino all’Aurelia bis. Quindi attraversare tutta la città fino alla Rusca, e poi in Aurelia bis fino ad Albisola, cui necessita un nuovo casello girato verso nord, in mezzo al fiume. Ebbene no: così non va! E neppure va l’inquinamento che le navi Costa producono in porto. 4 navi in porto hanno bisogno di 1/10 dell’energia prodotta dalla centrale di Vado Ligure, energia prodotta dalle caldaie delle navi, una “centrale” in centro città. Quì ci vorrebbe l’allacciamento alla rete elettrica come a Taranto funziona da molti anni con le navi militari. Sulla Maersk vorrei dire qualcosa sul commento di Marchina: non è corretto leggere un articolo ed estrapolarlo a tutta Italia!! Marchina così si fa disinformazione! E’ come dire che gli italiani mangiano un uovo al giorno, e quindi io oggi ho mangiato un uovo! E’ il metodo che non va bene: bisogna avere qualche conoscenza in più, non avere preconcetti, ragionare “sui fatti”, e fare proiezioni credibili. Aggiungerei che a monte di tutto ciò bisognerebbe fare un chiaro piano di sviluppo del territorio, e non andare al traino di questa o di quella iniziativa, perdendo di vista l’insieme. Trieste ha avuto un incremento di traffico per diversi motivi, tra cui, il principale, il fatto che l’Europa dell’est è in forte crescita e quindi anche i traffici verso quelle aree. Pertanto il passaggio “Trieste” presenta due vantaggi: un risparmio di almeno 1/2 giornata nave ed il risparmio di almeno 1/2 giornata ferrovia o camion. Sulla Maersk a Vado ci sarebbe ancora da ribadire quanto affermato da Ciccione, ovvero la sottrazione di traffico ad altri porti, che peraltro come Voltri, stanno pensando ad un grosso potenziamento. Il progetto “bruco” di Voltri porterebbe la potenzialità di Voltri oltre il traffico totale italiano, instradandolo poi ad Alessandria con una ferrovia dedicata, che si aggiunge al terzo valico in costruzione. E Vado allora a che servirebbe? Una concorrenza fratricida? E con quali infrastrutture alle spalle? Le ferrovie sono obsolete, l’autostrada è al limite della sua capacità. Alla sua ultima domanda affermazione “pensa che non lavorerà” la invito ad informarsi invece su quale è stato il traffico containers del porto di Vado negli ultimi 3 anni.

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