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Costa Crociere

Le tragedie della tecnologia
Mi dispiace che la Costa stia rivedendo tutto il suo magico mondo di navi per colpa di un errore di valutazione causato probabilmente da un attacco di improvvisa libidine.

La Costa ha una miriade di navi uguali identiche alla Concordia: Magica, Fortuna, Serena, Atlantica…etc Non era forse meglio farne di meno, un pò più  tozze, con doppio scafo, studiandole meglio dal punto di vista della sicurezza…non era meglio un capitano con un pò più di esperienza e la moglie appresso…?

In questi giorni oltretutto possiamo notare che nonostante non siano più presenti in darsena navi da crociera, alle prime luci dell’alba sull’Aurelia tra Albisola e Savona sono sempre presenti code “inaudite” (Troppi camion? Troppe immissioni da vie collaterali non regolate da semafori?).

Quindi direi che non c’è proprio ragione per non sperare che la Costa possa tornare a lavorare al più presto, ma magari in maniera più morigerata…

La lezione che ci ha dato la tragedia dell’isola del Giglio è chiara: Se cerchi il profitto affidandoti alla tecnologia, pensando maggiormente ai numeri rispetto all’ambiente e agli esseri umani, puoi incorrere in imprevisti disastrosi che rovineranno l’ambiente, uccideranno delle persone e poi infondo, magari rovineranno anche te la tua azienda.

E’ applicabile ad ogni opera dell’uomo, da Chernobyl alla futura piattaforma Maersk (ve la immaginate una petroliera in fiamme davanti a Vado?)…

 

 Due mostri  in un colpo solo, la Concordia e la torre Bofill.

 

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