NAVI DA CROCIERA: UNʼ OPPORTUNITAʼ PER SAVONA O UNA MINACCIA?
Anzichè rallegrarsi per lʼarrivo della Carnival Magic ed organizzare un comitato di accoglienza, si imporrebbero alcune considerazioni…. |
Questa nave, come altre della Costa, con oltre 130.000 tonnellate di stazza può ospitare oltre 6.000 persone, circa 500 persone in più degli abitanti dei comuni di Celle Ligure o Albissola Marina, il che significa, tradotto in numeri, una produzione giornaliera di circa 150.000 litri di acque nere, un milione e settecentomila litri di acque grigie, quindicimila litri di acque con residui oleosi e 19 tonnellate di rifiuti solidi. La maggior parte di questi prodotti viene scaricata in mare direttamente, o indirettamente come come ceneri e fumi dallʼinceneritore di bordo. Per quanto riguarda lʼinquinamento dellʼaria, una di queste navi è paragonabile, per emissione di anidride carbonica, polveri sottili, sostanze tossiche e cancerogene, ad un centrale a carbone che brucia anche rifiuti solidi urbani (ma a Differenza di una centrale non produceenergia ). Il combustibile utilizzato dalle navi è molto più inquinante del diesel per autotrazione e studi ufficiali pubblicati nel 2007 hanno calcolato che ognuna di queste imbarcazioni gigantesche prOduce una quantità di composti chimici, che causano asma e tumori, pari a 50.000 auto. Lʼandamento delle emissioni atmosferiche del trasporto marittimo sta assumendo dimensioni preoccupanti: lʼUnione Europea stima che lʼinquinamento atmosferico prodotto dalla navigazione supererà quello da fonti terrestri nel 2017. Uno studio recente dellʼagenzia per lʼambiente del Governo Danese ha calcolato che le emissioni prodotte dalle navi costano al servizio sanitario danese circa 5 miliardi e 750 milioni di euro lʼanno per la cura di tumori e malattie cardiache. Basta collegarsi a Google maps per rendersi conto che la maggior parte degli asili e delle scuole cittadine dista, in linea dʼaria,poche centinaia di metri dai fumaioli delle navi in sosta. Chi tutela la salute dei nostri bambini? Purtroppo, mentre Canada, Stati Uniti e nord Europa hanno intrapreso una politica per ridurre lʼinquinamento prodotto dalle navi, prevedendo attività di ispezione e controllo e pesanti sanzioni monetarie per i danni ambientali, da noi non si fa nulla, anzi le accogliamo a braccia aperte,incrementiamo gli attracchi e costruiamo una nuova sede per lʼautorità portuale, anzichè utilizzare quegli 8 milioni di euro per elettrificare le banchine, imponendo lo spegnimento dei motori durante le 9 ore che la nave passa in sosta nella nostra città. Siamo sicuri che la gloria del presidente dellʼEnte Porto, gli utili miliardari della Carnival-Costa, qualche centinaio di posti di lavoro e qualche turista in città (la maggior parte o resta a bordo o si reca altrove) giustifichino un costo così elevato per il resto della comunità? Eʼ sleale che i cittadini comuni e gli operatori turistici a terra debbano giustamente rispettare le regole per la tutela dellʼambiente( depuratori, auto euro-quattro, collaudo auto, controllo annuale delle caldaie, smaltimento rifiuti speciali e tossico-nocivi,ecc.) mentre lʼ industria crocieristica possa fornire i suoi biglietti a prezzi stracciati perchè le è consentito impunemente di distruggere lʼambiente e di mettere in pericolo la salute delle persone. Sarebbe ora di fare leggi a tutela dei cittadini e soprattutto di informarli dei rischi che corrono ogni volta che un gigante del mare entra in porto. P.S. Eʼ singolare come i giornalisti delle varie testate locali, che hanno organizzato gli incontri con i candidati sindaco, abbiano considerato emergenze ambientali come la centrale di Vado, la piattaforma Maersk , il progetto Margonara e il traffico, ma abbiano puntualmente tralasciato lʼinquinamento delle navi da crociera in sosta nel centro cittadino. Ignoranza o introiti pubblicitari ? a.f.
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