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Cosa è rimasto alla Lega dopo le strategie suicide alle elezioni provinciali?

Con la scelta di opporre in provincia alla candidatura di Olivieri quella di Canepa alla lega non è rimasto in mano nulla.
I registi dell’operazione, Bruzzone e Ripamonti, tacciono, volevano mettere in difficoltà Toti e Vaccarezza e invece hanno fallito su tutta la linea, non avranno neppure un assessore e soprattutto hanno fatto imbestialire la base del partito.
Hanno sacrificato un loro Sindaco, Giancarlo Canepa (il suo tentativo era perdente in partenza), e si devono accontentare solo della spaccatura nel Comune di Savona del gruppo “Toti per Savona” e del gruppo M5s.  Due gruppi di opposizione, con quale tornaconto per ora non si sa.
Si dice sia una strategia a lungo termine, ma intanto due degli assessorati in Provincia a marzo andranno uno a Piero Santi sponsorizzato da Toti ed uno ad un consigliere di Azione.
L’assessorato per Azione pare sia opera del vero genio della politica savonese, Silvano Montaldo, che continua ad avere voce sulle vicende savonesi.
Naturalmente dopo le elezioni, alla lega non è rimasto altro che tornare, con la coda tra le gambe, nelle braccia di Toti

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