CONTROCANTO: NON ANDARE VIA FULVIO BRIANO, IL PD ASPETTA TE! di Bruno Spagnoletti Ne me quitte pas, dont’t leave me, non andare via….è non solo la vecchia canzone d’amore del cantautore francese Jacques Brel, tradotta in varie lingue, ma anche il leit motiv che ha accompagnato la storica riunione di una ventina di sopravvissuti della Direzione Provinciale del PD, orfana del Comune di Savona e della Piazza di Legino la “rossa”, ieri sera sino a notte inoltrata (si fa per dire). Tanto tuonò che non piovve! La conclusione ovvia di cosa sarebbe effettivamente successo nella riunione convocata dopo 14 mesi di conduzione democratica del PD savonese alla SMS di Legino, l’avevamo già anticipata una settimana fa “una beata minchia”! Ma c’eravamo una tanticchia sbagliati; non solo non è successo nulla, ma … |
coralmente è stato chiesto ed alla fin fine ottenuto che le dimissioni di Fulvio Briano da irrevocabili diventassero sostanzialmente revocate; e che l’ex Segretario del PD restasse al suo posto sino al Congresso che dovrebbe (condizionale molto d’obbligo) tenersi entro il Santo Natale…come Regalo del Commissario David Ermini. Ve lo immaginate Voi un Congresso Straordinario o anticipato che si fa mentre incalza la scadenza di ottobre o novembre del Referendum sulla Riforma Costituzionale? Fulvio Briano, incassa, ringrazia e si riserva pure di sciogliere la riserva, dopo aver verificato con il Commissario, la bontà della scadenza congressuale annunciata, ma soprattutto di avere pieni poteri nella fase transitoria, ricostruendo una Segreteria “forte e autorevole” a sua immagine e somiglianza! Per fare cosa? “Una beata minchia!” Se le cose stanno cosi…e, purtroppo, stanno proprio cosi, verrebbe da chiedere, per carità di Dio, di finirla con le sceneggiate di Chi predica benino in confessionale e razzola male nelle riunioni che dovrebbero decidere e di Quanti (Tanti) hanno una prevalente abitudine di gettare la pietra e ritirare la manina: tra assenze volute, presenze silenti, interventini critici appena sussurrati e subito rientrati, pare sia stata la fiera dell’ipocrisia e del perbenismo nel Tempio dei Farisei. Il Bello è che l’indolore ricucitura dell’afflato attorno al Segretario avveniva a poche decine di metri dalla ribellione di Legino, mentre si sentivano le urla vocianti dei 500 cittadini indignati con il Mondo e l’arringa dell’Assessore Ripamonti in camicia nera d’ordinanza a stramaledir le Donne, il Tempo, i Preti e il Governo! E il Pd? E perché mai dovrebbe essere stramaledetto? Com’è ridotto è cosi funzionale e utile alla vecchia politica di cercare, sempre all’esterno, le responsabilità alla propria incapacità più o meno mascherata di governare e amministrare? È un alibi perfetto e persino fungibile a farci accordi sotterranei per salvare qualche Presidenza nelle Partecipate; la Ruspa può ben aspettare….ferma in Officina, dove pare manchino i pezzi di ricambio e le risorse per farla ripartire. Insomma, tranquilli savonesi, le responsabilità della perdita del Comune della Rossa Savona, sono in capo a Erdogan, alla difficile situazione internazionale, alla complicata transizione nazionale, agli italiani teste di minchia e poi…forse, alla fin fine agli Elettori di Savona che non hanno voluto capire il buon governo degli ultimi 20 anni e, in particolare, il messaggio di discontinuità che il PD di Fulvio Briano & delle altre intelligenze vivaci avevano messo in campo con la proposta strategica attorno a Cristina Battaglia: savonesi brava gente, ma una tanticchia teste di minchia, però ! Cosi ostinati a non voler comprendere la buona novella del nuovo Pd! Ora che le faccende in casa PD sono più che a posto, già si annuncia una gloriosa risalita della nuova macchina da guerra: da Partito di massa a Partito Liquefatto, da Partito degli Amministratori a Comitato Elettorale, da Partito di servizio ai tanti a Partito all’esclusivo servizio del mantenimento di un po’ di posizioni di potere e di rendite! Finché la barca va…lasciala pure andare e, intanto, inizierà giovedì 21 l’opposizione alle dichiarazioni programmatiche della Nuova Giunta e, il giorno prima, puntualissima, la 70° Festa dell’Unità nello spazio della SMS “La Rocca”; un po’ ridotta e compassata si dice, ma con l’ inaugurazione della mostra fotografica “Io c’ero, io ci sono” (daje), fotocronaca dei volontari nei 70 anni di Feste de l’Unità e, soprattutto, nuove prelibatezze “la Caprioglio allo spiedo” e “Ripamonti alla yassa senegalese”, sempre che non riescano Loro, Quelli della Giunta di Centro Destra, a cucinare quel po’ che resta del PD nel Piatto Nazionale del Senegal “Ceebu Jen” o di carne o di pesce . Ma da qui al Santo Natale c’è ancora tanto tempo……… BRUNO SPAGNOLETTI |