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Contratto Nazionale dei Metalmeccanici

Rinnovi contrattuali
L’ennesima fregatura (per i lavoratori)
Con il rinnovo del Contratto Nazionale dei Metalmeccanici per il periodo 2016-2019 per la prima volta nella storia di questo contratto non sono previsti aumenti certi nella busta paga dei lavoratori.
Come recita la bozza dell’accordo, “In via sperimentale e per la vigenza del contratto, a decorrere dal 2017 nel mese di giugno di ciascun anno, verranno adeguati all’inflazione (Ipca dell’anno precedente) i minimi contrattuali, l’indennità di trasferta forfettaria e l’indennità oraria di reperibilità.”
Eventuali aumenti saranno quindi elargiti con 6 mesi di ritardo rispetto all’anno di riferimento.

In sostituzione degli aumenti salariali è previsto “un carrello della spesa” (100 euro per il 2017) che non peserà sulla parte contributiva, una sorta di pagamento in natura che non farà cumulo su nulla, che tecnicamente viene chiamato welfare aziendale.

La Confindustria Liguria si è immediatamente attivata per fare rientrare nelle tasche delle aziende aderenti, anche l’elemosina elargita ai lavoratori con l’erogazione del welfare aziendale.

A tale scopo è stato istituito il portale: http://www.welfareliguria.it/

Se il lavoratore decide di aderire al servizio, l’azienda gli consegnerà una welfare card, che il lavoratore potrà spendere per acquistare una serie di servizi.

Come si può vedere dalla pagina dei servizi, per la maggior parte delle prestazioni è chiaramente indicato che possono essere acquistate presso esercizi associati o convenzionati. Una bella fregatura, per i lavoratori.

Nella sezione del portale relativa ai vantaggi, gli unici vantaggi ad essere certi sono per le aziende associate, per il personale sono lasciate parole altisonanti e con poco significato pratico, le uniche tasche a riempirsi è certo che saranno quelle degli imprenditori.

Ai lavoratori è lasciata l’alternativa di versare questo contributo al fondo pensione integrativa di categoria (per i metalmeccanici Fondo Cometa), ma per esercitare questa opzione devono dare opportuna comunicazione all’ufficio personale della propria azienda entro la metà del mese di giugno.

Chi si dimenticherà di esercitare questa opzione, si vedrà consegnare in via preferenziale la welfare card, che è chiaramente la soluzione preferita dalle aziende per fare rientrare dalla finestra, quel poco che si è fatto uscire dalla porta.

Un’altra grande vittoria per la classe sindacale italiana.

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