Consulta Culturale Savonese

   Assoluta contrarietà della Consulta Culturale Savonese

alla folle ipotesi di collocare una discarica di inerti

nell’importante sito naturallistico di Pian del Melo

L’argomento  sarà oggetto di discussione nella riunione del Consiglio Comunale di Savona convocata giovedì pomeriggio, 7 novembre)….

Gent.mi Signor Sindaco e Signori Vice-sindaco, Assessori e Dirigenti,
a nome del Consiglio Direttivo della Consulta Culturale Savonese la totale e assoluta contrarietà di questa “Consulta Culturale Savonese” all’ipotesi di realizzare una discarica di inerti a Pain del Melo.

Il 9 luglio u.s. avevamo già inviato una comunicazione analoga all’Amministrazione Comunale, ma abbiamo saputo che domani in Consiglio Comunale si parlerà di nuovo di tale argomento, che torna quindi d’attualità: rinnoviamo quindi le nosre istanze perchè tale idea sia respinta.

Qui di seguito riportiamo il testo della mail che il 9 luglio u.s. avevamo inviato su tale argomento all’Amministrazione Comunale di Savona.

Cordiali saluti.

Per la Consulta Culturale Savonese
il presidente

Rinaldo Massucco

———————————————————————————–

Data: 9-lug-2013 18.41


Ogg: Totale e assoluta contrarietà della Consulta Culturale Savonese alla folle ipotesi di realizzare una discarica a Pian del Melo, nel cuore dell’antico bosco di Savona

   Gent.mo Signor Sindaco,
la Consulta Culturale Savonese invierà nei prossimi giorni al Comune di Savona, alla Regione Liguria e alla Provincia di Savona un documento con la precisazione delle motivazioni per le quali deve assolutamente essere respinta la folle ipotesi di collocare una discarica di inerti nell’importante sito naturalistico di Pian del Melo.

Le anticipiamo però con questa mail la totale e assoluta contrarietà di questa Consulta Culturale all’assurda idea di collocare una discarica nel pieno del patrimonio boschivo del Savonese, in una delle zone più verdi e incontaminate della Provincia di Savona, nel cuore dell’antico grande bosco che nel 1191 il Comune di Savona acquistò in moneta sonante dai Marchesi del Carretto.

Alla luce della Storia (oltre che della Natura) sarebbe oggi un vero delitto se l’Amministrazione Comunale consentisse la svalorizzazione e un utilizzo scriteriato di un’ampia porzione di tale bosco storico, concedendo la trasformazione di una valle verdeggiante in una squallida discarica ad uso di privati guadagni di pochi e svendendo magari il tutto (terreno e/o autorizzazioni) per i classici trenta denari.

Se poi fosse comprovata la necessità di un interesse pubblico (pubblico, e non privato!) per una discarica di inerti da ubicare nel territorio del Comune di Savona, a titolo per il momento esclusivamente personale (e non come presidente della Consulta Culturale, dato che il Consiglio Direttivo della Consulta non ha ancora discusso di come risolvere tale eventuale futura necessità), penso che la soluzione ottimale sia quella proposta dall’ing. Paolo Forzano , presidente del Comitato casello Albamare, che  prevede l’utilizzo  della valletta di Passeggi (a Nord del Depuratore Consortile delle Acque, percorsa dal tratto iniziale  dell’autostrada Savona-Torino), PURCHE’ si realizzino prima le necessarie opere idrauliche sotterranee dimensionate in modo tale da garantire negli anni futuri un efficiente drenaggio delle piogge interessanti tale valletta, anche in periodi di eccezionale piovosità.

Confidiamo pertanto che l’Amministrazione Comunale di Savona respinga al mittente l’assurda proposta di discarica a Pian del Melo, che i privati interessati hanno tra l’altro presentato ai giornali quotidiani in modo arrogante e inaccettabile, confondendo il loro interesse privato con un interesse pubblico tutto da dimostrare e che comunque dovrebbe trovare una collocazione ben diversa e valida rispetto alla folle ipotesi di Pian del Melo.

Cordiali saluti.

Per la Consulta Culturale Savonese

Il presidente

Rinaldo Massucco

P.S.: la valletta di Pian del Melo ha anche grande interesse per la Cultura e il Turismo del Comune di Savona, oltre che per l’Ambiente e per la qualità delle acque captate più a valle dall’acquedotto comunale.

 
Condividi

Lascia un commento