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Conferenza stampa in Sala rossa sul deposito di bitume

Conferenza stampa in Sala rossa
sul deposito di bitume in porto a Savona.
Sala rossa stracolma. Tra il pubblico decine e decine di Cittadini e anche rappresentanti di associazioni culturali e ambientaliste, nonché politici (Franco Zunino, Lia Minetti, Andrea Melis).
Alla conferenza stampa organizzata da “Noi per Savona” e dai consiglieri Debenedetti, Aschiero e Frumento (i quattro firmatari dell’interrogazione a risposta scritta inviata al Sindaco), con la collaborazione dell’Associazione Savona Porto Elettrico, hanno preso parte giornalisti dei giornali locali, dei giornali on line e di Rai 3….

Nell’introduzione ho  spiegato le motivazioni della conferenza. Innanzitutto informare i Cittadini sulle due principali richieste  inviate  al Sindaco: far effettuare una perizia indipendente relativamente al deposito di bitume e chiedere all’Autorità portuale,  in attesa dei risultati di tale indagine, una sospensione del progetto. Ho poi parlato delle azioni in programma: diffusione di volantini informativi e raccolta di firme su moduli cartacei da depositare in Comune. Nelle scorse settimane è stata avviata una raccolta di firme su Change.org (che ha già raggiunto risultati rilevanti), ma è necessaria anche una raccolta non virtuale. Data la delicatezza e la complessità  del tema, i firmatari stanno recuperando tutti gli Atti relativi alla pratica, che verrà approfondita e studiata nei vari aspetti. Oggi, poi, la notizia dell’apertura di un’indagine da parte della Procura ci fa prospettare soluzioni insperate.

Carlo Frumento ha parlato  dell’impatto ambientale che la costruzione del deposito avrà sulla costa  e  dei rischi che lo stoccaggio e la movimentazione del bitume  potrebbero provocare sugli insediamenti residenziali e , in generale, sulla zona più  importante per il turismo e la cultura. Ha commentato le prescrizioni della Regione relative al “disturbo odorifero” : probabile puzza di uova marce nel raggio di tre Km. e ha ricordato quanto accade ancora oggi con il depuratore, che continua a emanare odori sgradevoli, nonostante tutti gli accorgimenti  del Consorzio. Perciò non si possono avere delle garanzie a priori su questo aspetto. La zona della Darsena è stata appena valorizzata: è illogica una attività in ambito portuale che danneggi il traffico turistico dei crocieristi e le attività commerciali della Città. 

 

Giampiero Aschiero ha trattato il problema  del traffico  legato al bitume. Si tratta di vagoni e di camion “speciali” destinati  al trasporto nelle vie cittadine di bitume allo stato liquido, tenuto alla temperatura di 145°- 165° centigradi.  Con l’attuale condizione delle infrastrutture, il traffico previsto di un treno e di almeno 25 camion (a regime si parla di quasi 100 automezzi) al giorno si presenta  come un elemento di aggravio  per code e intasamenti, ma, soprattutto, tale carico molto pericoloso costituisce un innegabile rischio per la sicurezza dei Cittadini.  Incidenti gravissimi , avvenuti anche in Italia, devono spingerci verso valutazioni più approfondite  e verso prescrizioni più rigorose.

Milena Debenedetti  ha ripercorso l’iter della pratica, sottolineando come il Comune di Savona non sia stato presente né alla Conferenza dei servizi indetta dall’Autorità portuale( 19/ 1/ 2012), né a quella organizzata dal Ministero allo Sviluppo economico (26/ 3/ 2013). E’ evidente la sottovalutazione del problema da parte degli Enti che avrebbero dovuto tutelare la salute  dei Cittadini e l’ambiente. Informa  delle iniziative che il M5S sta impostando a livello regionale e centrale.

Angelo Zoia ha mostrato su slide i siti interessati dall’impianto e ha indicato alcune storture del sistema: l’Autorità portuale gestisce il porto e il Demanio marittimo, ma non ne è la proprietaria. Tutti questi beni e i fondi necessari per la loro gestione provengono dal Ministero, sono   cioè denaro dei Cittadini. Di ciò  dovremmo ragionare in questa Città.

Nella conclusione ho ribadito la necessità che il Comune si riappropri delle sue competenze. Le attività del porto sono molto importanti per la Città, ma non possono in alcun modo essere in contrasto con la buona qualità della vita degli abitanti. Quando si superano i cancelli della Dogana, entra in ballo la responsabilità dell’Amministrazione comunale che deve “mettere dei paletti”. Poiché ciò non è stato fatto (per quanto riguarda il bitume) noi quattro Consiglieri abbiamo ritenuto necessario intraprendere delle azioni in difesa del territorio.

Sono stati distribuiti volantini informativi e moduli per la raccolta delle firme. E’ possibile scaricare entrambi  dal sito Savona Porto Elettrico.  Le firme raccolte potranno essere consegnate  in Comune (Sala minoranza) al martedì mattina o alla Libreria UBIK.

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Alla fine della Conferenza stampa,  è arrivata  la risposta del Sindaco  alla nostra Interrogazione. Si tratta di una “risposta tecnica” in cui si afferma: “ A fronte di quanto sopra, si può affermare che il procedimento ad oggi non risulta concluso con alcun atto autorizzativo”.

Ciò significa che sarà possibile  annullare il progetto? 

Ma questo è niente!

Perché, nelle stesse ore, il Sindaco ha scritto una lettera al Ministero dello Sviluppo economico, alla Regione, alla Provincia e, p.c., all’Autorità portuale, in cui  rivela la nuova natura della Città:  turismo e Bandiera blu. Niente più bitume!

Speriamo che ci  siano davvero le possibilità tecniche e burocratiche per stoppare lo scempio!

Non illudiamoci troppo, perché ci sono grandi  interessi da parte di gruppi grandi, ma speriamo…

E’ certo che oggi, fra Procura e lettera del Sindaco,  il partito del bitume ha ricevuto una bella botta!!

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