Comunicato Rete savonese fermiamo il carbone

Comunicato Rete savonese fermiamo il carbone
Replica a Rossello: Perchè accorgersi oggi dei danni ambientali, e della chiusura dell’azienda al confronto con le esigenze del territorio?

Troviamo sconcertanti alcune odierne dichiarazioni di un noto sindacalista (Rossello) riguardo alla centrale di Vado Ligure, rivolte indirettamente alla Rete savonese fermiamo il carbone:

1) Le nostre posizioni sulla centrale non hanno mai riguardato l’occupazione E’ curioso apprendere che un segretario di un sindacato oggi prenda le distanze sul problema occupazione: cos’è un cambio di rotta? Come Rete tuttavia noi invece siamo molto interessati all’occupazione che potrebbe avere importanti sbocchi, se si avesse il lungimirante proposito di eliminare il carbone e se finalmente si avesse la saggezza di seguire gli sviluppi della società Terna: “boom delle rinnovabili e crollo della domanda, cambia il paradigma dell’energia …”

2) “in questo Paese si deve produrre energia” Apprendiamo quindi oggi che l’obiettivo per Rossello non sarebbe più l’occupazione ma la produzione di energia:  ma allora per quale motivo si deve “produrre energia” quando già dal 2011 affermiamo pubblicamente (citando TERNA) che l’Italia ha una capacità produttiva quasi doppia rispetto alla massima richiesta?

3)  “Noi abbiamo un impianto inquinante che ha creato danni ambientali, ma anche benessere economico, tra occupati, indotto e pensionati”. Intanto riteniamo che quest’ultima affermazione smentica la prima: a contraltare dell’inquinamento pare venga posto soltanto il benessere economico (degli occupati indotto e pensionati). Basta poi, per tranquillizzare le coscienze, l’ammissione pubblica che questo impianto inquinante “ha creato danni ambientali”? Perchè non dire mai nulla della salute delle persone ?

4) “Visto che questa centrale continuerà a lavorare sul nostro territorio, allora cerchiamo di ottenere le migliori garanzie ambientali possibili” Perché il sig. Rossello non ha contestato con tutti i mezzi in suo possesso (compresi denunce e ricorsi) il fatto che con l’AIA siano stati concessi limiti di molto superiori a quelli previsti dalle norme sulle MTD (migliori tecniche disponibili) ?

E’ sul rispetto della normativa che tutti si giocano la credibilità, e soprattutto sottolineiamo ancora le responsabilità che fanno capo alle istituzioni preposte alle autorizzazioni e controlli.

Ricordiamo che  il limite concesso per biossido di zolfo  risulta  oltre 17 volte rispetto al limite minimo MTD e oltre 1,7 volte rispetto al limite massimo MTD,  per il monossido di carbonio il limite concesso risulta di oltre 8 volte rispetto al limite minimo MTD  e di  5 volte rispetto al limite massimo MTD. Per non parlare anche dei nuovi gruppi ancora da costruire dove il limite monossido di carbonio è previsto notevolmente superiori a quello delle MTD.

Noi riteniamo che il consuntivo di certe politiche sostenute e/o appoggiate fino ad oggi da molte realtà abbia prodotto purtroppo il risultato di oggi, e che leggiamo in due frasi estrapolate dall’intervista di Rossello “Noi abbiamo un impianto inquinante che ha creato danni ambientali” e “Che fine hanno fatto i dirigenti della Tirreno Power? Sono settimane che li cerchiamo per un confronto, ma niente da fare”

Perchè accorgersi oggi dei danni ambientali, e della chiusura dell’azienda al confronto con le esigenze del territorio?

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