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Comune di Savona

Il maestrino dalla penna rossa
ovvero quando la realtà supera la fantasia
Nel film “Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro” la lettura a voce alta di un libro causa il passaggio dal mondo della fantasia al mondo reale dei personaggi del libro stesso. Per i dipendenti del Comune di Savona sta accadendo più o meno lo stesso sortilegio. Infatti dopo aver scoperto che nel loro sindaco Federico Berruti si cela un novello Edmondo De Amicis, con sorpresa hanno appreso che anche un personaggio del libro “Cuore” è presente presso palazzo Sisto: il Maestrino dalla penna rossa al secolo l’esimio gran dott. uff. di gran Croce cav. Direttore megagalattico Vincenzo Filippini.

Certo, non è…

“...giovane col viso color di rosa, che ha due belle pozzette nelle guance, e porta una gran penna rossa sul cappellino e una crocetta di vetro giallo appesa al collo…” non “…È sempre allegra, tien la classe allegra, sorride sempre…”

e quando gli impiegati comunali escono dal palazzo non “…corre come una bambina dietro all’uno e all’altro, per rimetterli in fila; e a questo tira su il bavero, a quell’altro abbottona il cappotto perché non infreddino…” non “…li segue fin nella strada perché non s’accapiglino, supplica i parenti che non li castighino a casa, porta delle pastiglie a quei che han la tosse, impresta il suo manicotto a quelli che han freddo…”

Niente di tutto questo. Ma cosa si pretende!? I tempi son cambiati, le maestrine non son più quelle di una volta, addirittura possono iniziare l’anno scolastico maestrine e terminarlo maestrini, e viceversa ovvio. E gli impiegati comunali? Bè, loro non cambiano mai, sono sempre i soliti fannulloni usurpatori di posti li lavoro perditempo mangiapane a tradimento. E la penna sul cappello? A parte gli Alpini, non la porta più nessuno…

E anche il nostro maestrino Vince si è aggiornato.

Lui ai comunali corre dietro per rimetterli in riga; e a questo mette il cartellino identificativo indosso, a quell’altro la targa sulla scrivania. Ai dipendenti li segue fin nella strada perchè non piglino il caffè senza timbrare, a quelli che hanno la tosse non porta le pastiglie ma direttamente il medico a casa per la visita fiscale e durante l’ora di lavoro controlla a distanza il loro pc, così non si sentono soli e abbandonati.

Ma un po’ di tradizione, non l’ha mantenuta? Certo, non ha il copricapo, ma la penna rossa sì!! quella ce l’ha!! guardate come firma bene 

 

 

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