Quando si arriva ad accedere a questa forma di “salvagente” è necessario chiedersi quali siano state le cause che hanno portato l’Ente in questa gravissima situazione che si configura come pre-dissesto e quali saranno le conseguenze sui cittadini e non costituisce sicuramente un’attenuante il fatto che sia accaduto anche in altri Comuni; quando si tratta di conti, la teoria del “mal comune, mezzo gaudio” non riduce le responsabilità dell’Amministrazione.
La situazione negativa sussisteva da anni, ma il Bilancio risultava artificiosamente migliore poiché non venivano eliminati crediti di ammontare elevato ( Residui attivi per milioni di Euro), i quali ormai avevano ben poca ragione di essere riscossi e celavano la “voragine” che si è aperta con il loro stralcio, avvenuto in questi ultimi mesi.
Quello che indubbiamente colpisce è la minimizzazione della situazione da parte dell’Amministrazione Garbarini, la quale, nei primi due anni, ha sempre negato l’esistenza di problemi di Bilancio, nonostante i rilievi puntualmente sottolineati dalla sottoscritta in diverse occasioni; problemi che sussistevano già dal 2015, con l’Amministrazione Orsi, di cui l’attuale Amministrazione costituisce la “continuità”.
Tutto ciò quindi è frutto di una cattiva Amministrazione passata e presente, che non ha il coraggio di “ guardare lontano” e programmare una propria “visione” di città.
Come cittadini albisoIesi, cosa ci dobbiamo aspettare per i prossimi anni?
I servizi essenziali (scuolabus, refezione scolastica, servizi cimiteriali, gestione e manutenzione del patrimonio comunale, illuminazione pubblica, sicurezza nella circolazione veicolare e pedonale), che già oggi vengono coperti “a malapena” dal Comune, si può solo sperare che non vengano ridotti, ma non si potrà aspirare ad un loro miglioramento, se non con Fondi provenienti da Enti esterni.
Gli Investimenti, l’ossatura di una “sana” Amministrazione, saranno ridotti al lumicino, se non un miraggio.
Per salvare il salvabile, il Comune sarà costretto, come prevede il Piano di riequilibrio finanziario, all’alienazione del proprio patrimonio immobiliare, a valori lontani dal prezzo di mercato ( come dimostra già l’operazione del complesso di San Pietro), al fine di realizzare le somme necessarie , alle varie scadenze previste dal Piano stesso.
Grosse nubi si addensano sul futuro a medio/ lungo termine del nostro Comune, che imporrebbero una maggiore consapevolezza della situazione ed una maggiore trasparenza nei confronti dei cittadini albisolesi, i quali, compresa la sottoscritta, tifano comunque per una soluzione positiva della grave situazione finanziaria attuale.
Stefania Scarone
Capogruppo M5S Albisola