COMMISSIONE ATA, UNA FARSA
Oggi l’amministrazione del Comune di Savona ci ha informato che ha chiesto al Presidente del Consiglio di dare seguito alla richiesta di costituire una Commissione d’indagine sull’operato delle precedenti gestioni della società partecipata ATA Spa, indicando altresì di seguire la composizione così come dettato dall’art. 20, che prevede l’assegnazione della Presidenza a un Consigliere Comunale di minoranza.
Ma cosa dice Articolo 20 del regolamento del Consiglio?
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Prevede una commissione d’indagine con tutte le sedute segrete, può partecipare un solo consigliere per ogni gruppo e ogni partecipante alla commissione ha il divieto assoluto di raccontare quello che si dice in commissione a tutti, compresi gli altri consiglieri del proprio gruppo. In breve, farla così equivale ad insabbiare tutto.
Probabilmente la Giunta è terrorizzata dal fatto che se la commissione dimostrasse che ATA non ha fatto i lavori di chiusura di cima Montà pur avendo preso più di un milione di euro dal Comune, oltre ai risvolti penali per qualcuno, la provincia obbligherebbe ATA a fare i lavori e quindi servirebbe un ulteriore milionata che dovrebbe pagare il Comune.
Questo farebbe saltare il piano che l’assessore Montaldo ha presentato alla Corte dei Conti e se la CdC rifiutasse il piano ci sarebbe il dissesto e, arrivando il commissario, se ne andrebbero tutti a casa.
Quindi meglio rimangiarsi la parola data in campagna elettorale che perdere la poltrona.
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