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Comitato Albamare

10 domande a Paolo Forzano
presidente Comitato Casello Albamare sul PUMT.

 

Che cosa ne pensa del PUMT presentato in sala rossa il 5 novembre?

 

Un lavoro da notaio: evidente il disagio del dott. Luigi Torriani nel presentare un PUMT “non suo”: infatti ha esordito dicendo di aver avuto “un compito ben delimitato”. D’altronde ad un lettore attento appare comunque chiaro quale è stato questo limite e noi, dopo lettura di quanto pubblicato dai giornali nei giorni precedenti, già lo evidenziammo. Un piano che sostanzialmente è un’antologia del passato, non analizza lo stato di fatto con sufficiente obiettività e profondità, non tiene in nessuna considerazione realtà pesanti, quali il traffico da levante, piazza Leon Pancaldo, e proposte varie, (nuovi accessi a Savona da levante, Villapiana, casello albamare, collegamento porto-corso Ricci-Aurelia bis proposto dalla Port Authority, e tante altre) ma cerca di dare soltanto un collante organico a quanto proposto dall’amministrazione negli anni passati, senza quindi una visione indipendente, sistematica ed obiettiva.

 

Quindi uno spreco di denaro pubblico?

 

Certamente: qualcuno in questo comune ha voluto sprecare soldi in questa iniziativa col solo scopo di affermare che quanto fatto finora, in concreto o come progetto di massima, è cosa buona ed intoccabile. Gli altri glielo hanno lasciato fare. La presunta disponibilità al colloquio dell’amministrazione non trova riscontro nei fatti: il 30 luglio 2010 chiedemmo via mail un incontro con

Polinomia: nessuna risposta! E’ ovvio che un buon lavoro è basato sull’analisi di dati e di situazioni. Noi avremmo voluto dare il nostro contributo. Ci è stato negato. Non era forse obbligatorio, ma certamente in netto contrasto con la disponibilità dichiarata. Un PUMT poi lo abbiamo sempre detto, e lo suggerisce anche la legge, avrebbe dovuto essere fatto per il comprensorio, solo Savona è abbastanza un controsenso, visti i problemi dell’area.

 

Entriamo nel dettaglio: che cosa non va secondo voi nel PUMT

 

Secondo Wikipedia: Il metodo scientifico è la modalità tipica con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile. Esso consiste, da una parte, nella raccolta di evidenza empirica e misurabile attraverso l’osservazione e l’esperimento; dall’altra, nella formulazione di ipotesi e teorie da sottoporre nuovamente al vaglio dell’esperimento.

Ho citato questa definizione perchè io l’ho sempre adoperata, e perchè vedo proprio in questo, la prima grossa lacuna di questo documento. Una buona raccolta dati, ed una buona analisi dello stato di fatto, sono essenziali, sono la prima e più importante fase di ogni progetto serio: sbagliate queste cade tutto il castello. Spesso da una buona indagine iniziale scaturiscono le soluzioni automaticamente. Non ci è sembrata sviluppata la parte dei punti

attrattori: ospedale, porto, scuole. Nessun accenno al fatto che quando attraccano 4 navi Costa simultaneamente si ha un picco di maggior traffico di ben 2500 auto e bus!

 

Un po’ più in dettaglio che cosa non va?

 

Dall’analisi dei documenti pubblicati sul sito del comune come bozza preliminare del PUMT osserviamo che sono stati fatti troppo pochi rilevamenti: soltanto 9 postazioni di rilievo con apparecchiature automatiche per 24 ore, altre 18 postazioni manuali nell’intervallo 7,00-9,00 ed eventualmente 17,00-19,00, 4 conteggi agli incroci, ed interviste ai conducenti sull’origine-destinazione in

7 sezioni in solo ingresso in orario 7,00-9,00.

Quindi conteggi troppo limitati come numero, troppo limitati come estensione oraria, O/D non sufficientemente articolata. L’origine/destinazione prevedeva 8 aree in città, 3 aree di corona (corona=aree del comune di savona esterne all’area centrale) ponente, valli e levante, ed altrettanti aree fuori Savona, ponente, valli, levante. Ad esempio da levante sarebbe molto importante aver discriminato tra Albissola Marina, Albisola Superiore, Celle, Varazze, Stella.

Poi c’è anche da fare un rilievo alla presentazione: troppe tabelle e troppo poca leggibilità dei dati! Se si riportano i numeri in accesso da via Matteotti (Aurelia da Albisola) su una mappa, si vede che dei 1786 ingressi 339 (19%) vanno a Villetta-Valloria (ospedale?), 1115 (62%) in centro 510, nucleo storico 163, darsena 308, Costa 24, Villapiana 110, mentre il restanti 332 veicoli, 19%, vanno genericamente oltreletimbro.

 

Quale vantaggio viene da una rappresentazione su una mappa?

 

Basta guardare la mappa, che abbiamo realizzato utilizzando i dati, che balza agli occhi la destinazione della maggioranza dei veicoli da levante: infatti dei

1786 veicoli da levante, 339 vanno subito a Villetta/Valloria, mentre i restanti

1447 proseguono verso piazza Leon Pancaldo, per andare in maggioranza in centro

1005 e Villapiana 110, mentre solo 332 vanno oltreletimbro. Va da sè che l’Aurelia bis futura può essere di interesse “reale” solo per quel 19% che va oltreletimbro. E questa forse è un dato che dovrebbe far meditare chi ancora si ostina a pensare che l’Aurelia bis è la soluzione di tutti i problemi del traffico. Darà una mano, ma c’è bisogno anche di altre soluzioni viarie.

 

Oltre a questi problemi di dati e loro rappresentazione, che cosa avreste voluto in più da un PUMT?

 

Vorrei ancora dire qualche parola sui dati: a parte la moda della simulazione, che spesso non modella niente o sbaglia vistosamente, i dati sono assieme alla modellazione delle strade la base per avere una modellazione seria, efficace, utile della realtà. Vorrei invitarvi a vedere la tabella in appendice A pag 8:

ebbene questa ci dice che la velocità media ad Albisola Capo è in corso Mazzini di 39 km/h e di 44 km/h a seconda del senso di marcia. Mi sembra assolutamente poco veritiera.

Quindi dati scarsi e modello poco accurato. Che cosa vorremmo? Ebbene da una simulazione ben fatta e disponibile si può ottenere molto: avere in mano uno strumento attivo e di progetto: vedere ad esempio l’effetto dell’Aurelia bis, l’effetto del casello Albamare, l’effetto del ponte sul Letimbro a Villapiana, l’effetto dell’abbattimento del ponte di via San Lorenzo e della conseguente riattivazione di via Falletti quale strada interna di quartiere. Queste sono le cose serie che noi vorremmo per confrontarci su scenari basati su una simulazione che dice la verità, che dice sui reali effetti degli interventi. Per questo insistiamo tanto sui dati e sulla simulazione.

 

Non è che siete un po’ amareggiati dall’aver visto scritto che il casello Albamare non serve, basta l’Aurelia bis?

 

Più che amareggiati siamo sorpresi. Nell’ingegneria parlano i numeri: si confrontano diverse soluzioni, si analizzano i risultati, che sono tipicamente numeri. Numeri di veicoli, velocità medie. Quì il casello Albamare è stato liquidato così:

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5.3.1 Rete autostradale e viabilità interurbana

 

La rete autostradale copre le tre principali direttrici che si dipartono da Savona (Genova, Torino e Ventimiglia) e i due caselli di Albisola e Savona/Vado sulla A10 sono posizionati in modo da coprire i due quadranti (occidentale ed orientale) della città a distanza del tutto ragionevole dal centro città; si tratta di circa 4,5 km di distanza dal centro, che – percorsa ad una velocità di 30÷35 km/ora – significa un tempo di circa 8÷9 minuti di percorrenza.

L’assetto della rete autostradale e dei suoi caselli risulterebbero quindi ottimali se non fosse per la collocazione, già citata, del casello di Albisola in pieno nucleo urbano di Albisola Superiore, con evidenti problemi di accessibilità da Savona nelle fasce di punta e/o nei periodi turistico/balneari.

A soluzione di questo problema è stato proposto un nuovo casello autostradale sulle colline dietro l’Ospedale di Savona in località Albamare; si tratta di realizzare sia il nuovo casello (a meno di 2,5 km dal casello di Albisola) sia la viabilità di appoggio: infatti attualmente manca in quel comparto una viabilità primaria sulla quale “appoggiare” il casello.

Si tratta di una soluzione tecnicamente forzata, viste le asperità orografiche, la distanza esigua con l’esistente casello di Albisola e le dimensioni dei relativi bacini di traffico, ed in controtendenza con la scelta ormai consolidata di realizzare la tratta di Aurelia bis fra Savona e Albisola.

La soluzione ottimale per Savona appare quella di risolvere in loco (in territorio di Albisola Superiore) il collegamento fra l’Aurelia bis e il casello di Albisola e convogliare i finanziamenti sovracomunali nel miglioramento dell’assetto del raccordo A10/A6 e nel completamento dell’Aurelia bis.

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Di “tecnicamente forzato” c’è solo il giudizio del tecnico responsabile del progetto PUMT! Non mi pare proprio che abbia preso in considerazione i dati di traffico che il casello attirerebbe e tutte le altre considerazioni “tecniche”

per esprimere un giudizio di tale genere. Ma a completare il giudizio su chi è pronunciato in tal modo parla chiaro il fatto che non ha tenuto conto che l’Aurelia bis terminerà a Luceto! E quindi che negli orari in cui la gente si sposta il tragitto Savona centro-casello di Albisola il tempo necessario sia di

8-9 minuti è pura fantasia. Alle 4 di mattino è il tempo giusto di percorrenza!

 

Di quali altri punti è scontento?

 

La totale omissione di alcuni “progetti caldi”, quali il parcheggio di via Falletti che andrebbe ad ostruire l’unica via di accesso possibile da levante, e la proposta dell’ente porto di connessione del porto all’Aurelia bis oltre il Gabbiano. Questo progetto lo si può vedere sul sito del comune: dal porto si passa sotto il Priamar ed ai giardini per emergere verso la piscina, e quindi accedere, tramite una rotatoria di ampie dimensioni posta sopra al fiume, a corso Viglienzoni e corso Ricci. Primo problema la divisione della città dai giardini, secondo problema la rotatoria sul fiume, terzo problema i sottopassi che sventrano corso Ricci. Ma il traffico, non vorremmo eliminarlo dalle città?

Con questo progetto mi pare di no! Ma non converrebbe allora ripensare ad una copertura del fiume? Corso Ricci potrebbe diventare un bellissimo parco urbano, ed il traffico scorrere più lontano dalle case. Ma sarebbe comunque sempre traffico in città! Noi come comitato proponemmo il casello Albamare e la sua prosecuzione con un tunnel sottomarino dalle funivie al centro del porto per togliere tutto il traffico possibile dalla viabilità urbana. Ci sembra ancora meglio!

 

Avevate anche proposto una soluzione per piazza Leon Pancaldo?

 

Sì! Avevamo proposto di cambiare il senso di marcia di via Paleocapa e di entrare in Savona attraverso via Berlingeri con un senso unico fino a piazza Mameli. Anche questa idea non è stata minimamente presa in considerazione, e quindi il tappo della Torretta lo avremo ancora per molto. Un’altra idea che suggerimmo era un ascensore a levante della galleria sull’Aurelia per

l’ospedale: arrivava direttamente nell’ospedale, al pronto soccorso ed analisi.

Nel PUMT è stato suggerito un’altra sistemazione dalla rotatoria futura di via Scotto al parcheggio dell’ospedale. Un tragitto più lungo e costoso, passa su una frana, e parte da una rotatoria, area difficile per i pedoni e per le fermate autobus, e termina in un’area aperta e scomoda.

 

Che altro non vi piace?

 

Sostanzialmente il fatto che non è una buona base per il futuro, ma anche il fatto che tanti problemi non sono stati correttamente affrontati. I savonesi che vivono e lavorano in città, viste le sue modeste dimensioni, in gran parte possono andare a piedi ed in bicicletta, facendo anche poco ricorso ai mezzi

pubblici: fortunati loro! Ma invece i savonesi che vivono in cornice od anche nei comuni limitrofi e che studiano o lavorano a Genova hanno esigenze totalmente diverse: “devono” andare in stazione col proprio mezzo e lì parcheggiare. Non è un lusso, ma una esigenza creata dalla scarsa offerta del trasporto pubblico. Quanti posti auto si sono persi nei dintorni della stazioni?

Perchè non hanno visto che molti treni fermi a Savona 15 minuti non fermano a Quiliano-Vado? Perchè di box a Savona ce ne sono pochi e costano 3 volte che a Torino? Ci piace la proposta di una nuova stazione ferroviaria a Legino, ma che dire di questa proposta fatta senza nessuna analisi di traffico che la giustifichi e distante 1750 metri dalla stazione di Savona, quando chi ha fatto questa proposta ha detto che il casello Albamare non si deve fare, percheè dista solo 2,5 km dal casello di Albisola, e non ha preso neppure in minima considerazione il piano di ammortamento che noi abbiamo fatto col trafffico indotto da Celle, da Albisola, da Savona-Vado, da Altare? Professionalità?

  

Comitato Casello Albamare

il Presidente

Paolo Forzano

339 58 60 482

http://comitato-casello-albamare.blogspot.com

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