#### Introduzione
La commemorazione delle vittime di eventi tragici in Italia è diventata, tristemente, un campo di battaglia politico. La destra e la sinistra, piuttosto che unire le forze per ricordare le vittime con il dovuto rispetto, sfruttano tali occasioni per attaccarsi reciprocamente, proteggendo le proprie ideologie. Questo comportamento non solo disorienta la cittadinanza, ma sminuisce e vilipende la memoria delle vittime stesse. Ecco alcuni esempi emblematici di come queste dinamiche si siano manifestate recentemente.
#### Strage di Bologna: La Sinistra Critica la Destra
Il 2 agosto 2024, durante la commemorazione della Strage di Bologna, si è verificato un episodio emblematico di questa strumentalizzazione politica. Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime, ha accusato apertamente la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il suo governo di non riconoscere la matrice fascista dell’attentato. Meloni ha risposto con un messaggio in cui si è dichiarata profondamente colpita dagli attacchi, definendoli “ingiustificati e fuori misura” e pericolosi per l’incolumità dei rappresentanti democraticamente eletti.
#### Dichiarazioni Contraddittorie
Nonostante le parole pacificatrici del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha riconosciuto la strage come un atto neofascista, la reazione di Bolognesi ha scatenato un acceso dibattito. La leader del Partito Democratico, Elly Schlein, ha accusato Meloni di fare la vittima per deviare l’attenzione dalle responsabilità storiche della destra. Questo scontro ha messo in evidenza come, anche in un giorno di lutto nazionale, la politica non riesca a trovare una tregua.
#### Il Caso della Commissione Antimafia
Un altro esempio di polemica strumentale riguarda la nomina di Chiara Colosimo alla commissione antimafia. La sua fotografia con Luigi Ciavardini, uno dei condannati per la Strage di Bologna, è stata utilizzata dalla sinistra per attaccare la destra, accusandola di complicità ideologica con il neofascismo. Colosimo ha replicato dicendo che, essendo nata nel 1986, non può essere ritenuta responsabile di eventi accaduti prima della sua nascita. Tuttavia, le polemiche non si sono placate, dimostrando ancora una volta come ogni pretesto sia buono per un attacco politico.
#### Giorno del Ricordo: La Destra Critica la Sinistra
Il 10 febbraio 2024, in occasione del Giorno del Ricordo, il progetto “Treno del Ricordo” promosso dal governo ha suscitato critiche dal Forum delle Associazioni Antifasciste. Il Forum ha accusato il governo di confondere le vicende degli Internati Militari Italiani (IMI) con quelle dell’esodo giuliano-dalmata, unendo in maniera inappropriata tragedie storiche diverse. Questo ha provocato una forte reazione della destra, che ha accusato la sinistra di voler minimizzare la tragedia delle foibe per difendere le proprie posizioni ideologiche.
#### Manipolazioni Storiche
Le critiche mosse dal Forum delle Associazioni Antifasciste evidenziano come, spesso, la storia venga manipolata per sostenere narrazioni politiche. L’uso strumentale della memoria storica da parte della destra, che tende a enfatizzare le vittime delle foibe occultando le responsabilità del fascismo, è stato contrastato dalla sinistra, che spesso minimizza le atrocità commesse dai partigiani jugoslavi di Tito. Questo scontro perpetuo impedisce una vera comprensione e riconciliazione storica.
Il 25 aprile 2024, durante la celebrazione della Festa della Liberazione alla Risiera di San Sabba a Trieste, la rappresentante dell’Anpi, Floriana Rizzetto, ha criticato la strumentalizzazione dei fatti del confine orientale da parte della destra. Le sue parole hanno suscitato l’indignazione del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che ha accusato l’Anpi di riduzionismo e di voler umiliare le vittime delle foibe. Questo episodio ha dimostrato ancora una volta come la memoria storica venga continuamente strumentalizzata per fini politici.
#### La Strumentalizzazione Politica: Un Dannoso Riflesso Condizionato
Gli esempi sopra citati mostrano chiaramente come la destra e la sinistra italiane sfruttino ogni occasione di commemorazione per proteggere le proprie “comfort zone” ideologiche. Questo riflesso condizionato non solo danneggia la memoria delle vittime, ma disorienta anche la cittadinanza, che si trova di fronte a narrazioni contraddittorie e strumentalizzate. La memoria storica diventa così un campo di battaglia, piuttosto che un terreno di riconciliazione e comprensione.
#### Conclusione
La strumentalizzazione politica delle commemorazioni storiche è un fenomeno deleterio che offusca la memoria delle vittime e disorienta la cittadinanza. Destra e sinistra, nel tentativo di proteggere le proprie ideologie, finiscono per vilipendere la storia, impedendo una vera comprensione e riconciliazione. È fondamentale che la politica italiana superi queste dinamiche e si impegni a ricordare le vittime con il dovuto rispetto e senza secondi fini, per onorare veramente la loro memoria e educare la cittadinanza su un passato complesso ma essenziale per comprendere il presente.