Purtroppo ieri erano presenti praticamente la metà dei banchetti che di solito erano in Corso Italia e in via Paleocapa solitamente quando si svolgevano i mercatini dell’antiquariato precedenti. Alcuni hobbisti invece di vendere opere importanti di ceramica e di pittura hanno preferito mettere sul banco solo dei libri, che naturalmente hanno un valore estremamente minore e quindi che non contravviene alle norme assurde in vigore. Certamente si è quindi ridotta in modo sostanziale la valenza economica della manifestazione. Le lamentele degli hobbisti hanno riempito la giornata. I commercianti che hanno la licenza hanno anche loro patito per la diminuzione dei partecipanti sia venditori ambulanti che compratori. Senza se e senza ma è diminuita anche la valenza artistica e quindi economica e conseguentemente il valore della manifestazione. Se andremo avanti così, si andrà incontro ad un fallimento a breve dell’evento.
Savona, come ho già detto, sarebbe una città ottimale per questo tipo di manifestazioni, perdere queste occasioni è assurdo e decisamente dimostrerebbe scarsa lungimiranza politica di chi sarà colpevole del fallimento. Bisogna assolutamente cambiare la legge regionale aumentando il valore globale della mercanzia da poter mettere sul banchetto per vendere in modo ottimale e corretto!!! La roba bella ha un valore da rispettare non si possono fare i mercatini dell’antiquariato per vendere “rumenta “
Renato Giusto