Ciangherotti scaricato

UFFICIALE: Ciangherotti scaricato dalla Diocesi esce di scena
Silurato da Rosy Guarnieri dalla giunta, scaricato dal  suo partito (il PDL) e persino dalla Diocesi ingauna che lo aveva imposto come assessore esterno ai  servizi sociali (pur non avendo preso neanche un voto) suscitando vivaci  proteste. 
Sono giorni amari per Eraldo Ciangherotti che ha annunciato ipocritamente che ha “scelto di tornare alla sua professione”. Le cose stanno molto diversamente: La realtà è che Ciangherotti è stato buttato fuori.  Era divenuto troppo ingombrante per la Guarnieri che non ne poteva più delle sue continue intemperanze. Ciangherotti si era bruciato i rapporti con tutti sia in Consiglio comunale (arrivando addirittura  ad un passo dallo scontro fisico con Bruno Robello Defilippis che ne aveva fatto l’obiettivo preferito del suo blog satirico “il carciofino”) sia nel PDL (Tomatis, Defilippis e Sasso ne avevano chiesto più volte la testa al Coordinatore Cibien).  Nessuno sopportava più il suo iperattivismo mediatico, (l’ex assessore sproloquiava su tutto, dall’infibulazione al punteruolo rosso), il suo ego ipertrofico, l’ambizione sconfinata…Ciangherotti, alla continua ricerca di visibilità,  polemizzava con tutti, non perdeva occasione per finire sui giornali, spesso con iniziative imbarazzanti..(Vi ricordate la monnezza inviata a Napoli per posta da Lui?) Grazie alla presenza in consiglio del Cognato Bessone e forte soprattutto del suo rapporto con il Vescovo Oliveri, si sentiva intoccabile…e puntava in alto. A Roma…possibilmente col porcellum,senza la seccatura delle preferenze….Ma la ruota gira e adesso Roma rimarrà una meta solo  per le vacanze.
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